Pubblicato il 12 Settembre 2025
L’annuncio contestato
Un monolocale di appena 17 metri quadrati, descritto come “un comodo punto di appoggio per lavoratori fuori sede in cerca di privacy e comfort”, è finito al centro delle polemiche a Bologna. L’alloggio, ricavato da quello che sembra un sottoscala, viene proposto a 550 euro al mese più 150 euro di spese di gestione e conguaglio. Un dettaglio però non sfugge: il Decreto Salva Casa 2024 stabilisce che un monolocale destinato a una sola persona deve avere almeno 20 metri quadrati.
La denuncia della cooperativa
A sollevare il caso è stata la cooperativa sociale Piazza Grande, che sui propri canali social ha denunciato la situazione:
“Il mercato abitativo bolognese è ancora segnato da speculazioni che limitano il diritto all’abitare. Questo spazio non risponde ai requisiti minimi: possiamo davvero chiamarlo casa?”.
Possibile errore o speculazione?
La cooperativa non esclude un errore materiale, sottolineando che anche le agenzie immobiliari potrebbero beneficiare di una correzione tempestiva. Nell’annuncio, infatti, si legge che l’immobile sarebbe “regolarmente accatastato ad abitativo”.
Tuttavia, Piazza Grande punta il dito contro il caro affitti e la crescente speculazione a danno di studenti e lavoratori:
“Solo attraverso la consapevolezza collettiva possiamo costruire una città più giusta e inclusiva”, afferma il collettivo.