Pubblicato il 28 Agosto 2025
La replica del Comune dopo le accuse
Dopo le critiche piovute da Lega e Fratelli d’Italia per la decisione del Comune di Bologna di distribuire pipe sterili per il crack, a fare chiarezza è intervenuta l’assessora alla Sicurezza urbana e al Welfare, Matilde Madrid.
In un video pubblicato su Instagram, l’assessora ha spiegato che si tratta di un’azione studiata con il supporto di un team di esperti, nata da una fase di sperimentazione preliminare e destinata a diventare oggetto di una pubblicazione scientifica su una rivista internazionale.
Madrid: “Non è istigazione al consumo”
«In molte città italiane il crack è una vera emergenza sanitaria – ha dichiarato Madrid – e fornire materiale sterile e monouso segue lo stesso principio che negli anni ’90 portò tante amministrazioni a distribuire siringhe sterili contro l’epidemia di eroina».
«In queste ore – ha aggiunto – tutti parlano di Bologna e delle pipe per il crack. È vero che le distribuiamo, ma non è un invito a drogarsi, bensì uno strumento per ridurre i rischi sanitari e favorire percorsi di uscita dalla dipendenza».
I risultati della sperimentazione
Il progetto è partito nel 2024 e ha coinvolto circa 40 consumatori. Secondo l’assessora, sono già stati osservati tre effetti positivi:
- Calano le malattie legate al consumo, come epatiti, Hiv e infiammazioni.
- Si riduce l’uso di sostanze, grazie al monitoraggio costante.
- Aumentano le richieste di supporto per intraprendere percorsi di disintossicazione, frutto della fiducia creata con i servizi sociali.
“Riduzione del danno, non propaganda”
Madrid ha sottolineato che l’iniziativa rientra nelle politiche di riduzione del danno, con l’obiettivo di mettere al centro la salute delle persone.
E conclude con una critica all’opposizione: «È facile dire ‘la droga fa male’, ma serve affrontare la realtà. C’è chi preferisce lasciare queste persone per strada, mentre noi scegliamo di sostenerle e accompagnarle nei loro percorsi di riscatto».

