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Bonus e agevolazioni nel 2026: cosa resta, cosa cambia e cosa scompare

Pubblicato il 29 Dicembre 2025

Gli incentivi da monitorare nel nuovo anno

Il 2026 porterà con sé una serie di bonus già noti agli italiani, alcuni dei quali verranno confermati, altri modificati e altri ancora eliminati definitivamente. Dalle agevolazioni per la casa a quelle per le famiglie, passando per bollette, spesa quotidiana e sostegni alla natalità, ecco una panoramica completa dei principali incentivi da tenere d’occhio.

Bonus elettrodomestici e mobili

Tra le eredità del 2025 figura il bonus elettrodomestici e mobili, che dovrebbe essere confermato anche nel 2026, salvo modifiche in fase di approvazione della legge di bilancio. L’agevolazione consente una detrazione Irpef del 50% sulle spese per arredi ed elettrodomestici destinati a un immobile in ristrutturazione.
Il beneficio è calcolato su un tetto massimo di 5.000 euro e viene recuperato in 10 rate annuali di pari importo.

Elettrodomestici ad alta efficienza

È previsto inoltre un incentivo specifico per gli elettrodomestici ad alta efficienza energetica, di classe B o superiore, prodotti in Europa. In questo caso il contributo è pari al 30% del prezzo di acquisto, fino a 100 euro.
Per le famiglie con Isee inferiore a 25.000 euro, il bonus può arrivare a 200 euro, ma è valido per un solo elettrodomestico. Non si tratta di una detrazione fiscale, bensì di uno sconto immediato in fase di acquisto, a condizione che avvenga la rottamazione del vecchio apparecchio.

Bonus ristrutturazioni ed efficientamento energetico

Anche nel 2026 resterà attivo il bonus ristrutturazioni, con una detrazione del 50% delle spese fino a 96.000 euro per interventi sull’abitazione principale.
Negli altri casi, come seconde case o immobili non principali, l’aliquota scende al 36%, mantenendo lo stesso tetto di spesa. Il rimborso avviene sempre in 10 rate annuali.

Ecobonus e sismabonus

Per quanto riguarda l’ecobonus, dedicato alla riqualificazione energetica, le percentuali previste per il 2026 dovrebbero ricalcare quelle del 2025: 50% per la prima casa e 36% per gli altri immobili.
Stessa impostazione anche per il sismabonus, rivolto agli interventi di messa in sicurezza antisismica.

Stop al bonus barriere architettoniche

Tra le novità negative, è certa la scomparsa del bonus barriere architettoniche. L’agevolazione, che prevedeva una detrazione del 75% per lavori come ascensori, rampe e scale, sarà valida solo fino al 31 dicembre 2025. Anche in questo caso la spesa veniva recuperata in 10 anni.

Bollette, spesa e carte sociali

Nel 2026 tornerà la Carta acquisti, una prepagata ricaricata dallo Stato con circa 80 euro ogni due mesi. È destinata principalmente a over 65 e a famiglie con bambini sotto i 3 anni, entro specifiche soglie Isee. La carta può essere utilizzata per alimentari, farmaci e pagamento delle bollette.

Bonus bollette

Sarà confermato anche il bonus sulle utenze domestiche, riservato alle famiglie con Isee fino a 25.000 euro. Lo sconto viene applicato automaticamente in bolletta, senza necessità di presentare domanda, purché sia stata inviata la Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu).

Carta dedicata a te

Resta attiva la Carta dedicata a te, una social card che prevede un contributo una tantum da 500 euro. È rivolta ai nuclei familiari con Isee fino a 15.000 euro e almeno tre componenti. Anche in questo caso non serve fare richiesta, poiché i beneficiari vengono individuati direttamente dall’Inps.

Sostegni per le famiglie e i figli

Tra le misure dedicate alle famiglie rientrano il bonus mamme lavoratrici, il sostegno alla natalità e il bonus asilo nido.

Bonus mamme lavoratrici

Il bonus mamme sarà confermato e potenziato nel 2026. Attualmente prevede 40 euro al mese per 12 mesi, ma dal prossimo anno l’importo salirà a 60 euro mensili, per un massimo di 720 euro annui.
È destinato alle madri lavoratrici con almeno due figli e copre il periodo fino al decimo anno del figlio più piccolo, o fino al diciottesimo in caso di tre o più figli.

Incentivo alla natalità

Il bonus natalità prevede un contributo una tantum di 1.000 euro per ogni bambino nato, adottato o in affido preadottivo, a condizione che il nucleo familiare abbia un Isee inferiore a 40.000 euro.

Bonus asilo nido

Il bonus asilo nido riguarda le famiglie con bambini sotto i 3 anni e rimborsa, entro limiti prestabiliti, le rette dei nidi pubblici o privati.
L’importo varia in base all’Isee minorenni e all’anno di nascita del bambino, con erogazione generalmente mensile, fino a un massimo di 11 mensilità annue.

Attività extrascolastiche

Infine, è previsto un bonus per le attività extrascolastiche dei ragazzi tra 6 e 14 anni, destinato alle famiglie con Isee fino a 15.000 euro. Il contributo può arrivare a 300 euro per figlio ed è valido per attività sportive e ricreative, avviate entro il 15 dicembre 2025 e concluse entro il 30 giugno 2026.

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