Pubblicato il 20 Febbraio 2024
“Con profonda tristezza che annuncio a nome della famiglia che il mio partner Andreas Brehme è morto improvvisamente e inaspettatamente durante la notte a seguito di un arresto cardiaco. Vi chiediamo di rispettare la nostra privacy in questo momento difficile e di astenervi dal fare domande”.
Così Susanne Schaefer, la compagna di Andy Brehme.
Il campione del mondo con la Germania a Italia 90 (aveva segnato il rigore vittoria contro l’Argentina) e icona dell’Inter dei record di Trapattoni (scudettato nel 1988-89), è morto stamattina per un arresto cardiaco.
A Monaco, era stato ricoverato, così come riporta Bild, al pronto soccorso della clinica in Ziemssenstrasse vicino al suo appartamento, ma ogni aiuto è arrivato troppo tardi.
Aveva 63 anni.
Lascia la compagna e due figli adulti avuti dal precedente matrimonio con Pilar.
Terzino sinistro, uno dei più forti al mondo della sua generazione, fa il suo esordio da professionista nel Barmbek-Uhlenhorst e nel Saarbrückenper poi giocare cinque stagioni nel Kaiserslautern e per due nel Bayern Monaco.
Qui vince il titolo (1986-1987) e una Supercoppa di Germania (1987). Andy in seguito sbarca a Milano, sponda nerazzurra, su segnalazione dell’amico Lothar Matthaus, altra colonna dell’Inter di Trapattoni.
Zenga, Bergomi, Brehme, Matteoli, Ferri, Mandorlini, Bianchi, Berti, Diaz, Matthaus, Serena. Ecco l’11 titolare dell’Inter del 1988-89 che vince lo scudetto a suon di record.
Inizialmente, Trapattoni lo utilizza in mediana, ma poi ecco l’intuizione: spostarla in difesa, sulla fascia sinistra, al posto di Beppe Baresi. E in poco tempo il tedesco diventa un punto fermo della squadra. In quattro anni, fino al 1992, quell’Inter conquista una Supercoppa italiana (1989) e una Coppa UEFA (1990-1991). Lascia l’Inter dopo 116 presenze e 11 gol.
Dopo una parentesi spagnola al Real Saragozza, Brehme Spagna, Tornato al Kaiserslautern per altre cinque stagioni e qui vince Coppa di Germania (1995-1996), un campionato di seconda divisione (1996-1997) e, da comprimario, la Bundesliga (1997-1998).
Con la maglia della Nazionale tedesca ha disputato tre campionati d’Europa (Francia 1984, Germania Ovest 1988 e Svezia 1992), venendo inserito nella formazione ideale delle edizioni 1984 e 1992, e altrettanti campionati del mondo (Messico 1986, Italia 1990 e Stati Uniti 1994), entrando nell’ All-Star Team della vittoriosa edizione 1990, in cui ha realizzato, su calcio di rigore, il gol che ha deciso la finale contro l’Argentina.
Nello stesso anno si è classificato terzo nella corsa al Pallone d’oro. Ha inoltre partecipato ai Giochi di Los Angeles 1984 con la nazionale olimpica.
Dopo il ritiro ha intrapreso la carriera da allenatore, guidando il Kaiserslautern, l’Unterhaching e, come vice di Giovanni Trapattoni, lo Stoccarda.

