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Cartello ZTL.

Brescia: per portare il figlio a scuola entrano 104 volte in 2 mesi in Ztl. Multa da 13mila euro

Pubblicato il 18 Novembre 2023

A partire dal 12 settembre, ogni giorno una coppia di residenti a Brescia accompagna il loro bambino in una scuola primaria situata in via Trieste, e lo preleva nel primo pomeriggio. Iniziando il percorso da via Niccolò Tartaglia, attraversano via San Martino della Battaglia e raggiungono l’istituto in circa 20 minuti. Tuttavia, utilizzando questa strada, commettono l’infrazione della Zona a Traffico Limitato (Ztl) due volte al giorno. Fino a oggi, si stima che abbiano violato la Ztl almeno 104 volte, il che comporterebbe una sanzione economica di 13.300 euro.

104 violazioni della Ztl per portare il figlio a scuola

La vicenda di questa coppia è stata riportata dal Giornale di Brescia. Si tratta di un cittadino e di una cittadina di origine cinese che in passato avevano richiesto e ottenuto l’approvazione dal Comune per transitare attraverso la Zona a Traffico Limitato (Ztl) al fine di accompagnare il loro figlio a scuola. Tuttavia, il sistema di navigazione li avrebbe indirizzati lungo un percorso diverso da quello specificato nel permesso ottenuto.

Per il periodo 12 e il 24 settembre scorsi, il 4 novembre hanno ricevuto una corrispondenza contenente 24 multe, equivalenti a due sanzioni al giorno. Durante una conversazione con il Comando della polizia locale, è emerso che tali sanzioni rappresentano solo una frazione minima di quelle che la coppia riceverà nei prossimi giorni. Secondo quanto comunicato dal Nucleo contenzioso e Autotutele della Polizia locale, “Gli accessi in Zona a Traffico Limitato (Ztl) che sono in fase di notifica per i due veicoli ad oggi risultano essere 104”.

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“Se le prime contravvenzioni fossero arrivate prima, sicuramente non avremmo più sbagliato”.


Il numero totale di sanzioni per la coppia dovrebbe aggirarsi aggirarsi sulle 140 sanzioni che, se moltiplicate per la cifra da pagare ammontano a 13mila e 300 euro. La coppia sta considerando l’opzione di presentare un ricorso al Giudice di Pace, basando la loro difesa sulla sincerità delle loro intenzioni. Tuttavia, questa scelta comporterebbe anche l’obbligo di coprire le spese legali e versare una somma anticipata, conformemente alle disposizioni di legge.

La coppia ha ammesso il loro errore e hanno iniziato a pagare anche grazie ai prestiti concessi da alcuni amici. Di certo, non è mancata la loro critica verso il sistema: “Ci chiediamo perché le prime multe, datate 12 settembre, ci siano arrivate solamente il 4 novembre. Se le prime contravvenzioni fossero arrivate prima, sicuramente non avremmo più sbagliato”.