Pubblicato il 23 Maggio 2025
Le dichiarazioni shock di Feltri durante il programma di Chiambretti
Durante la puntata di ieri, 22 maggio, di Donne sull’orlo di una crisi di nervi, in onda su Rai 3 e condotta da Piero Chiambretti, il giornalista Vittorio Feltri ha pronunciato una frase che ha sollevato un’ondata di indignazione:
“Le donne vittime di violenza possono venire a casa mia, se sono bone”.
Una battuta giudicata di cattivo gusto, soprattutto considerando il tema delicato affrontato in trasmissione, ossia la violenza sulle donne. Chiambretti aveva chiesto a Feltri un parere sulle controverse dichiarazioni del ministro Nordio, che aveva suggerito chiese e farmacie come luoghi di rifugio per le donne in pericolo. La risposta del giornalista ha immediatamente generato sconcerto in studio, nonostante il tentativo del conduttore di dissociarsi.
La dura reazione di UsigRai e GiULia
Non si è fatta attendere la presa di posizione di UsigRai e GiULia (GIornaliste Unite LIbere Autonome), che in un comunicato congiunto hanno espresso la loro ferma condanna per quanto accaduto:
“Si tratta di una grave violazione del codice etico, delle policy di genere Rai e del Contratto di Servizio”.
Nel testo si sottolinea come l’intero scambio tra Chiambretti e Feltri sia da considerarsi “inaccettabile”, e si critica la superficialità con cui è stato trattato un tema così drammatico e urgente come la violenza contro le donne.
“Non è possibile affrontare un argomento simile in due minuti, all’interno di un comedy show, con toni che travalicano i limiti della satira”, si legge ancora nel comunicato. L’associazione sottolinea anche come la frase di Feltri abbia scatenato l’applauso del pubblico, aggiungendo un ulteriore elemento di inquietudine alla vicenda.
Richiesta di provvedimenti e chiarimenti alla Rai
UsigRai e GiULia chiedono alla Rai di intervenire con urgenza, adottando provvedimenti concreti e fornendo un chiarimento pubblico sull’accaduto.
“Parole come quelle pronunciate da Feltri sono un insulto per chi ha vissuto l’orrore della violenza”, si afferma nel comunicato, evidenziando come si tratti di un episodio che mina la credibilità dell’impegno della Rai nella lotta alla violenza di genere.
Le due organizzazioni ricordano inoltre l’importanza del linguaggio e della rappresentazione nei media, elementi fondamentali per la sensibilizzazione sociale su questi temi:
“Non ci stanchiamo di ribadire la potenza delle parole. Per questo consideriamo gravissimo quanto accaduto e chiediamo alla Rai di agire subito”.

