Pubblicato il 19 Ottobre 2025
Aumento dell’esenzione fiscale per i buoni pasto elettronici
Con la Legge di Bilancio 2026, la soglia esentasse dei buoni pasto elettronici destinati ai dipendenti passa da 8 a 10 euro. Si tratta di una misura pensata per sostenere il potere d’acquisto dei lavoratori e, al contempo, ridurre i costi per le imprese.
Secondo Fratelli d’Italia, si tratta di un intervento di welfare moderno e concreto, che rafforza il valore dei ticket pasto come strumento di supporto ai dipendenti.
Le principali novità della manovra economica
La manovra approvata il 17 ottobre in Consiglio dei Ministri e ora in attesa del Parlamento include diverse misure a favore di famiglie e lavoratori:
- Aumento delle pensioni minime di 20 euro al mese, con un progressivo innalzamento dell’età pensionabile dal 2027.
- Pacchetto per la famiglia da 1,6 miliardi di euro, tra bonus mamme lavoratrici (da 40 a 60 euro mensili), congedo parentale e congedo per malattia dei figli potenziati.
- Esclusione della prima casa dal calcolo ISEE.
- Conferma delle detrazioni fiscali per ristrutturazioni edilizie al 50% sulla prima casa.
Inoltre, la legge di Bilancio stanzia 18,7 miliardi di euro, destinati principalmente al taglio dell’Irpef per il ceto medio, all’assunzione di medici e infermieri, e a una nuova rottamazione quinquies più selettiva, con 54 rate bimestrali distribuite su 9 anni.
Buoni pasto elettronici vs cartacei
La misura riguarda esclusivamente i buoni pasto elettronici, la cui soglia esentasse sale a 10 euro, mentre quella dei buoni cartacei resta ferma a 4 euro. La modifica interesserà circa 3,5 milioni di lavoratori, tra cui 700mila dipendenti pubblici, e impatterà un mercato del valore di 4,5 miliardi di euro.
L’aumento era richiesto dalle aziende perché:
- L’ultima revisione risaliva al 2020, mentre l’inflazione ha fatto crescere i costi di una pausa pranzo fino a 12,5 euro.
- La media europea di esenzione dei ticket pasto è di 11 euro.
Dichiarazioni del Governo e dei partiti
La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha sottolineato che la manovra punta a rafforzare il potere d’acquisto dei cittadini, con misure come:
- Defiscalizzazione dei premi di produttività
- Allargamento dei fringe benefit
- Aumento a 10 euro dell’esenzione per i buoni pasto
Il deputato di Fratelli d’Italia Silvio Giovine ha commentato che l’incremento della soglia è un provvedimento equo e sostenibile, che favorisce le imprese e i lavoratori, rafforzando il ruolo dei buoni pasto come strumento di welfare aziendale e stimolando l’utilizzo presso bar e ristoranti.

