Pubblicato il 11 Settembre 2023
“Sono tornata a casa ti ho rifatto il letto perché tu odi il disordine”.
Così Francesca Banchero. E’ la sorella di Giorgia, una delle quattro giovanissime vittime dell’incidente lungo il rettilineo di viale Marconi, a Cagliari.
L’amore che non si arrende e si affida ai dettagli. «Ti ho scelto il vestito, il tuo preferito, ti metto la mia collana per stare sempre vicine, io per te tu per me, come è sempre stato e come sarà per sempre».
“Ti avevo promesso che appena avessi avuto un bambino tu saresti stata la sua madrina. Adesso amore mio aiutami ad avere una femmina, così avrà il tuo nome e le racconterò di quanto eri pignola e severa con me”, dice ancora, straziando, straziandosi, Francesca.

Nello schianto contro un muretto, a bordo di una Ford Fiesta, viaggiavano Najibe Zaher, vent’anni di Selargius, Alessandro Sanna, 19 anni di Assemini, Simone Picci, 20 anni e Giorgia Banchero, 24, entrambi di Cagliari.
Con loro viaggiavano altri due giovani, Alessandro Sainas e Manuel Incostante, 19enni tutti e due: per loro la prognosi è di 30 giorni.
È a un post su Facebook che Francesca Banchero ha affidato il suo dolore ieri notte, ricordando la sorella:
“Non so se troverò le forze per affrontare la vita senza di te, perché con te tutto era più semplice. Non voglio ricordarti come ti ho vista oggi, ma voglio ricordarti la Giorgia che puliva la casa e si doveva entrare scalzi. Ti ricorderò sempre quella che voleva le mie borse e io le tue. Sin da piccola mi hai insegnato a essere forte, però amore mio non mi hai mai preparato ad affrontare un dolore così grande. Per vederti ho spaccato tutto, ma tu questo lo sai bene sai bene che darei la mia vita per te. Io non ti saluto perché so che dove sono io ci sarai sempre tu, ti amo vita mia, abbiamo lo stesso sangue non scordartelo mai!! Ti amo amore mio, sono sicura che riuscirai a brillare anche fin lassù. Tua sorella per sempre, ti amo!.
Stamattina, intanto, sono comparsi mazzi di fiori sul luogo dell’incidente.
Su un bigliettino c’è scritto: “Ciao sorellina fai buon viaggio”, legato a un mazzo di rose rosse e gialle.
Gli agenti della polizia locale, dopo aver analizzato i filmati delle videocamere di sorveglianza della zona, hanno escluso il coinvolgimento di altri mezzi nello schianto.
La Procura di Cagliari ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di omicidio stradale plurimo.
All’origine dello schianto con ogni probabilità è stata l’alta velocità.
Sulla tragedia è intervenuto anche monsignor Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e segretario della Cei: “Partecipo con dolore alla perdita delle giovani vite di Giorgia, Najibe, Alessandro e Simone, e invoco la protezione della Madonna di Bonaria per i feriti, Manuel e Alessandro. Tutta la diocesi e, in particolare, le comunità parrocchiali colpite da questa tragedia, si uniscono nella preghiera anche per i familiari e per gli amici di questi ragazzi, affinché possano trovare consolazione e conservino nel cuore la speranza”.

