Pubblicato il 12 Novembre 2024
Stefania, 59enne di Treviso, ha raccontato la sua triste storia al Gazzettino e di come ha perso la sua amatissima Nina, un bassotto di 11 anni al quale era legatissima. La donna era partita in vacanza per 5 settimane affidando la cagnolina ad una dog sitter e, al suo ritorno, invece di Nina si è vista consegnare un’urna cineraria contenenti le ceneri del cane. Stefania è furiosa e arrabbiata e ha intenzione di ottenere giustizia per la sua Nina.
Cani affidati alla dog sitter
I fatti risalgono all’estate del 2023 quando, come ha raccontato la 59enne, alla fine di luglio prima di partire portò Nina e un altro bassotto, Pluto, alla sua dog sitter, una ragazza 30enne che anche in altre occasioni si era presa cura dei cagnolini senza problemi e con i quali aveva stretto un legame stretto. Stefania era quindi partita piuttosto serena e aveva chiesto alla dog sitter di aggiornarla periodicamente sulle condizioni dei suoi cani.
Come ha spiegato Nina però col passare dei giorni l’atteggiamento della dog sitter era sempre più sfuggente: non rispondeva ai messaggi, né alle telefonate e non inviava le foto richieste. Alla fine di agosto la dog sitter non era neanche più reperibile, così Stefania si è rivolta direttamente al padre della 30enne, che l’ha rassicurata dicendo che la figlia l’avrebbe contattata a breve e che i cani stavano bene.
La tragica scoperta
Stefania è tornata dalle ferie il 2 settembre e la prima cosa che ha fatto è andarsi a prendere i suoi fedeli compagni quadrupedi. Ha detto che in tale circostanza è arrivata a casa della dog sitter, dove avrebbe trovato Pluto in giardino, in condizioni pietose, sporco e denutrito. Abbaiava e piangeva nel tentativo di scappare dal cancelletto. Di Nina e della dog sitter però non c’era nessuna traccia.
Poi, quando finalmente è riuscita a incontrare la dog sitter, ha fatto la tragica scoperta: non solo la sua Nina era morta, ma era stata cremata e le sue ceneri collocate in un’urna cineraria. Stefania ha detto al Gazzettino di essere furiosa, poiché la sua cagnolina era in perfetto stato di salute come dimostrerebbe un check up veterinario fatto solo pochi mesi prima. “Vorrei sapere come è morta ma, visto che il corpo è stato cremato, mi è stata negata la possibilità di capirlo. Chi ha agito così va fermato” – ha tuonato la donna che ora chiede giustizia per la sua Nina.

