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calcolo renale

Asportato il calcolo renale più grande del mondo: “Era grosso quanto un pompelmo”

Pubblicato il 16 Giugno 2023

E’ stato asportato da un paziente dello Sri Lanka il calcolo renale più grande al mondo.

“Era grosso quanto un pompelmo, lungo quanto una banana e pesante quanto quattro criceti”, hanno spiegato i medici del Colombo Army Hospital che lo hanno operato l’1 giugno.

Con una lunghezza di 13,372 cm e un peso di 801 gr, il calcolo renale ha battuto due record mondiali: uno del 2004 (in India era stato asportato un calcolo renale di 13 cm) e uno del 2008 (in Pakistan era stato asportato un calcolo di ben 620 gr di peso (fonte: Guinness World Records).

Il calcolo renale è un piccolo sassolino che si forma quando nelle urine aumenta la concentrazione dei sali litogeni (calcio, acido urico, ossalato) che si manifesta con un violento dolore al fianco accompagnato da vomito e irrequietezza (dovuto allo spostamento del calcolo lungo le vie urinarie). Altre volte può manifestarsi con una lombalgia sorda o sangue nelle urine. Si tratta di una condizione molto diffusa che interessa dal 5 al 10% della popolazione con un trend in crescita negli ultimi decenni. Oltre ad essere molto fastidiosa (quando sintomatica), la calcolosi renale può nel tempo scatenare problematiche ancora più gravi come l’insufficienza renale. Inoltre, una persona che ha avuto un calcolo renale una volta, ha il 30% di possibilità che questo si riformi entro cinque anni.

calcolo renale

I calcoli non sono tutti uguali, ma si differenziano in base alle dimensioni, alla composizione, alla forma e alla sede (renale, ureterale, vescicale, uretrale). I calcoli nell’uretere (che connette ciascun rene alla vescica), in particolare, possono causare forti dolori e spesso sono causa di ricorrenti visite in pronto soccorso. Nella maggior parte di questi pazienti (23%), i calcoli vengono espulsi da soli (quando sono inferiori a 6 mm), tuttavia un quarto di loro necessita di un intervento chirurgico che prevede una piccola incisione nella parte bassa della schiena per asportare o frammentare il calcolo. Di recente si è diffusa la litotrissia, una tecnica che attraverso l’azione di onde sonore è in grado di frammentare i calcoli senza effettuare tagli.

A causare la calcolosi renale è in parte la predisposizione genetica, e in parte cattivi stili di vita come la sedentarietà, l’obesità, la disidratazione, e soprattutto scelte alimentari sbagliate. Pertanto, dal momento che sul DNA non è possibile intervenire, occorre agire sui fattori modificabili, primo fra tutti la dieta. Le linee guida per il trattamento della calcolosi renale raccomandano di:

  • bere 2-2,5 litri di acqua al giorno distribuendola adeguatamente nell’arco dell’intera giornata;
  • non superare i 6 g/die di sale e fare attenzione al sale nascosto evitando cibi industriali, confezionati o precotti;
  • alcalinizzare le urine (quando troppo acide predispongono infatti alla formazione di calcoli renali) seguendo una dieta bilanciata con il giusto apporto di vegetali e proteine animali;
  • limitare il consumo di zucchero ed alcolici;
  • limitare cibi ricchi di ossalati come spinaci, rabarbaro, mandorle e cacao.