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Campobasso, madre e figlia morte dopo il cenone di natale: dimesse due volte dal pronto soccorso

Pubblicato il 29 Dicembre 2025

Attesa per l’autopsia

Sarà l’autopsia a chiarire le cause della morte di Antonella Di Ielsi, 50 anni, e della figlia Sara, di appena 15 anni, decedute a poche ore di distanza tra il 27 e il 28 dicembre a Campobasso. L’ipotesi principale è quella di una grave intossicazione alimentare, ma al momento nessuna pista viene esclusa.
Resta ricoverato in ospedale anche il marito di Antonella e padre della ragazza, mentre l’altra figlia della coppia è in buone condizioni, sebbene sottoposta a controlli precauzionali.

I primi sintomi dopo le festività

I malori sarebbero iniziati dopo una cena natalizia in famiglia. Mamma e figlia si sono sentite male al punto da recarsi due volte al pronto soccorso, venendo però dimesse in entrambe le occasioni con una diagnosi di gastroenterite.
Il quadro clinico è poi peggiorato rapidamente e, durante il terzo ricovero, si è verificato il tragico epilogo. I sanitari parlano di una insufficienza multiorgano riconducibile a un’intossicazione, ma sarà necessario stabilire da cosa sia stata provocata.

Dubbi sui pasti consumati

Antonella e Sara vivevano a Pietracatella, piccolo centro in provincia di Campobasso. Il padre, Gianni Di Vita, ex sindaco del paese, è stato prima ricoverato nel capoluogo molisano e poi trasferito allo Spallanzani di Roma per accertamenti più approfonditi, compresi esami tossicologici.

Uno dei nodi centrali dell’inchiesta riguarda quando e cosa abbiano mangiato le vittime. Gli accessi in ospedale risalgono al 24, 25 e 27 dicembre. La cena della vigilia di Natale, consumata con una quindicina di parenti e amici, prevedeva anche pesce e funghi, ma nessun altro commensale ha accusato disturbi.
Per questo gli investigatori stanno valutando anche il pasto del 23 dicembre, consumato solo da mamma, papà e figlia minore, mentre la figlia maggiore era assente, circostanza che potrebbe spiegare l’assenza di sintomi in lei.

La doppia indagine

La Procura di Campobasso ha aperto un’inchiesta contro ignoti e ha disposto l’autopsia sui corpi delle due vittime. Sono state inoltre sequestrate le cartelle cliniche per verificare l’iter seguito in pronto soccorso.
Parallelamente, l’Azienda sanitaria regionale del Molise ha avviato una verifica interna sull’operato dei medici.

Sequestri e ipotesi al vaglio

Le forze dell’ordine hanno sequestrato campioni di cibo presenti nell’abitazione, tra cui conserve, barattoli e alimenti vari. Recuperati anche scarti alimentari dall’immondizia, come gusci di vongole e resti di pesce.
Al momento tutte le ipotesi restano aperte, comprese quelle di botulino o listeria. L’attenzione degli inquirenti è concentrata sia sull’origine dell’avvelenamento, sia sulle valutazioni cliniche effettuate durante i primi accessi ospedalieri.

Nella foto: Antonella di Ielsi

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