Pubblicato il 8 Novembre 2022
David ha ricevuto la sua prima diagnosi di cancro quando aveva due anni. Il suo percorso di cura è stato lungo e difficile, fatto di alti e di bassi.
Quando ha avuto la sua prima ricaduta, Chai, il cane di casa, se ne è accorto prima di tutti.
“Ha iniziato a comportarsi male”, racconta la madre del ragazzo.
“Stava di guardia alla porta di David e ogni volta che passavo di lì, mi ringhiava”.
Un comportamento davvero insolito per il cucciolo, sempre affettuoso con tutti.
Dopo pochi giorni è arrivata la terribile notizia e il bambino ha iniziato di nuovo la chemioterapia. Fortunatamente tutto è andato bene.
Ma la malattia ancora non era stata sconfitta completamente.
Ed è stato per tutti uno choc quando Chai ha “ricominciato a comportarsi male e a essere difensivo verso David. Mi sono detta: E’ solo nella tua testa. Ma non lo era. Era di nuovo il cancro. E Chai lo sapeva”.
E’ successo lo stesso altre due volte, ogni volta che il cane si comportava così c’era il cancro di mezzo.
Dopo l’ennesimo comportamento insolito di Chai, i genitori hanno portato David a Seattle, Washington, per un consulto medico.
E da quella visita è emerso che aveva urgente bisogno di un trapianto di midollo osseo.
Era marzo del 2020 e il Covid ci ha messo lo zampino: la famiglia è rimasta lì per otto mesi a causa della pandemia, ma non ha rinunciato alla compagnia del cane di casa.
David ha avuto la donazione di cui aveva bisogno – la famiglia sa solo che si tratta di una donna, ma non smetteranno mai di ringraziarla abbastanza – e ha iniziato una nuova cura, che ha dato i risultati sperati.
È stata una lunga avventura, e se David oggi sta bene è anche merito di Chai che non lo perde di vista per un secondo, donandogli amore incondizionato e sostegno.

