Pubblicato il 17 Gennaio 2024
“Sì, ho bestemmiato. Che debbo fare? La prossima volta dirò sette preghiere…”.
Ezio Capuano, come raccontato al Corriere, è sì diventato un culto sui social per le sue esternazioni colorite, ma quando riguarda certi video di cui, suo malgrado, è protagonista, si vergogna. Quello non è lui, è il suo “fratello scemo”, ripete spesso.
E così, con grande sincerità, ha ammesso l’errore anche a questo giro. Lui che, mentre si trovava a Castellaneta per l’inaugurazione del Club Taranto Erasmo Iacovone, ha appreso della squalifica di un turno che il Giudice Sportivo gli ha inflitto dopo l’ultima giornata di campionato per “aver sferrato un pugno alla porta d’ingresso dello spogliatoio e per aver proferito varie frasi blasfeme (almeno 10)”.
“Innanzitutto ci tengo a dire che ho bestemmiato, è la verità, ma non dieci volte – sottolinea al telefono – e poi ce l’avevo semplicemente con me stesso. Abbiamo dominato una partita e l’abbiamo gettata alle ortiche”. Già, il suo Taranto, sesto nel girone C di serie C a soli sette punti di distanza dalla Juve Stabia capolista, “sta andando oltre ogni più rosea aspettativa”, rivendica con orgoglio, ma lo scorso venerdì si è fatto rimontare dal Picerno secondo (1-1 il risultato finale) nonostante un match dominato dall’inizio alla fine.
Da qui la rabbia dell’allenatore: “Ho tirato un cazzotto alla porta per sfogarmi e mi sono lasciato andare, ma non ho offeso o fatto male a nessuno. La partita poi era già finita da 30 minuti… Non mi faccia dire niente che è meglio. Ormai sembra che nel tunnel degli spogliatoi ci sia la Dea, l’agenzia federale antidroga statunitense”.
Eziolino Capuano è fatto così, vive il calcio pensando a chi non ha soldi per una pizza e si lascia trasportare dalle emozioni. Si commuove, è autoritario e autorevole, meritocratico soprattutto. Non è uno yes man, vive per fare felice la gente. Spesso esagera e lo ammette, come in questo caso: “Mi vergogno per le bestemmie ed è giusto che paghi. Però spero che adottino gli stessi provvedimenti per tutti”.
Ma lei in tutto questo è credente mister Capuano? “Assolutamente sì, lo sono tantissimo. Vengo da una famiglia ecclesiastica, mio zio era generale dei domenicani. Ecco, lui sì che sarebbe arrabbiato. Mi tirerebbe le orecchie”.

