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Caso Aurora Maniscalco: nuovi dubbi sulla morte della giovane hostess

Pubblicato il 2 Settembre 2025

La famiglia non crede alla versione ufficiale

La famiglia di Aurora Maniscalco, la 24enne palermitana precipitata dal balcone dell’appartamento di Vienna che divideva con il fidanzato, continua a contestare la tesi dell’incidente sostenuta dalla polizia austriaca. I parenti chiedono ancora alla Procura di Palermo di proseguire con le indagini, convinti che dietro la tragedia ci sia altro.

Spunta un nuovo scambio di mail tra i legali

Un elemento inedito potrebbe cambiare radicalmente lo scenario. L’avvocato della famiglia, Alberto Raffadale, ha infatti condiviso un carteggio con il legale austriaco che mette in discussione sia la ricostruzione della polizia che le dichiarazioni del fidanzato di Aurora.

Durante la trasmissione Morning News su Canale 5 è stato mostrato il documento:

«Ti confermo – si legge nella mail – di aver parlato a luglio con una delle due testimoni, la quale mi ha riferito di non aver visto Aurora recarsi sul balcone e saltare. Il rapporto della polizia è quindi errato. Inoltre, né lei né la madre hanno mai reso una deposizione ufficiale: quanto riportato dagli agenti non corrisponde a ciò che è stato realmente detto».

I dubbi della madre: segni di violenza sul corpo

La mamma di Aurora, Giada Cucina, intervenuta telefonicamente, ha raccontato le sue preoccupazioni riguardo alla relazione della figlia:
«Quando tornava a Palermo – ha detto – notavo spesso lividi e segni sulle braccia, come se fosse stata maltrattata, presa a calci o morsi».

Nuovi dettagli sulle ferite

Durante la stessa trasmissione è emerso un ulteriore particolare: l’abrasione rilevata sul corpo della giovane non era limitata al braccio sinistro, ma si estendeva anche al fianco e verso la gamba. Una circostanza che, secondo alcuni, potrebbe suggerire che la ragazza sia stata trascinata a terra prima della caduta. Fonte: Ansa

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