Pubblicato il 3 Ottobre 2025
Una mobilitazione imponente nelle strade della città
Oggi circa 20 mila persone hanno riempito le vie di Catania partecipando allo sciopero generale indetto dalla Cgil, insieme a CUB, USB e Cobas. Una folla composta in gran parte da studenti delle scuole medie e superiori, ma anche da lavoratori, pensionati e semplici cittadini, ha sfilato dal porto fino a piazza Federico di Svevia. L’iniziativa ha avuto un obiettivo chiaro: sostenere la Global Sumud Flottilla e chiedere con forza una Gaza libera.
“Non scioperiamo per noi stessi, ma per la pace”
Durante la manifestazione, il segretario della Cgil Catania, Carmelo De Caudo, ha ribadito il senso della protesta: «Non scioperiamo per noi stessi, ma per chi crede che la pace non sia un’utopia, bensì un dovere. Senza pace non c’è lavoro, senza diritti non c’è futuro».
Adesioni altissime e solidarietà concreta
Lo sciopero ha registrato in città e provincia punte di adesione fino all’80%, a conferma di una partecipazione diffusa e convinta. Il corteo ha ricordato la necessità di sostenere la missione umanitaria della Flottilla, respinta con le armi mentre tentava di portare aiuti a Gaza. Alcune imbarcazioni partite dal porticciolo di Ognina continuano a navigare, diventando simbolo di solidarietà e resistenza.
La Costituzione come bussola
De Caudo ha richiamato la centralità della Carta costituzionale: «La nostra Costituzione non è carta morta. L’articolo 11 ripudia la guerra, l’articolo 10 ci lega al diritto internazionale e l’articolo 117 ci impone di rispettare i trattati. Difendiamo questi principi con lo strumento più potente che i lavoratori hanno conquistato: lo sciopero generale».
Critiche al governo e all’Europa
La Cgil ha denunciato la passività del governo italiano e delle istituzioni europee, accusate di non aver saputo difendere né i diritti dei popoli né i cittadini italiani impegnati nella Flottilla.
Una data da ricordare
Concludendo, De Caudo ha affermato: «Il 3 ottobre sarà ricordato come un atto di dignità collettiva. È la voce dei lavoratori che dice: mai più silenzio davanti alla guerra, mai più indifferenza davanti alla violenza, mai più paura nella difesa dei diritti. È grave che il governo Meloni sminuisca ciò che sta accadendo. Qui in piazza ci sono persone senza tessere sindacali, che hanno scelto di scioperare in totale libertà. Catania dimostra ancora una volta sensibilità civile e indipendenza di pensiero».


