Pubblicato il 17 Ottobre 2025
Intervento tempestivo dei militari grazie alla segnalazione della vittima
Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Catania, da sempre in prima linea nella lotta contro la violenza di genere, continua il suo costante impegno nella tutela delle vittime di maltrattamenti familiari.
L’ultimo episodio si è verificato grazie alla pronta segnalazione di un 72enne, che ha richiesto aiuto temendo per la propria incolumità. I militari del Nucleo Radiomobile sono così intervenuti in tempi rapidi, arrestando in flagranza la moglie 53enne, di origini straniere, accusata di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. Si ricorda che la donna è da ritenersi innocente fino a sentenza definitiva.
La richiesta di aiuto e l’arrivo dei Carabinieri
Intorno alle 19,30, la Centrale Operativa dei Carabinieri ha ricevuto la chiamata d’emergenza al 112, con la quale l’uomo chiedeva soccorso. Una pattuglia si è immediatamente diretta verso la zona della stazione ferroviaria di Catania, dove i militari hanno trovato chiari segni di una violenta colluttazione: suppellettili infranti e tracce di sangue sul marciapiede.
All’esterno di un’abitazione, i Carabinieri hanno notato una donna in forte stato di agitazione, con le mani sporche di sangue, che cercava di trattenere qualcuno all’interno. All’interno dell’appartamento, invece, si trovava il marito, ferito e claudicante, con contusioni, lacerazioni al volto e i vestiti strappati.
Il racconto della vittima
Il 72enne ha riferito ai militari che era stato aggredito più volte dalla moglie, la quale lo avrebbe colpito con calci, pugni e tentato di strangolarlo, arrivando persino a minacciarlo di morte. L’uomo è stato immediatamente soccorso da un’ambulanza e trasportato al Pronto Soccorso di un ospedale catanese, dove i medici gli hanno diagnosticato circa dieci giorni di prognosi.
Arresto e decisione dell’Autorità Giudiziaria
La 53enne, che secondo i primi accertamenti avrebbe agito per motivi di gelosia, è stata bloccata e posta in sicurezza dai Carabinieri. Dopo le formalità di rito, la donna è stata arrestata e messa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ha convalidato l’arresto sulla base degli elementi raccolti.
L’indagata è stata trasferita presso il carcere di Piazza Lanza a Catania, dove rimane attualmente detenuta, in attesa delle successive decisioni giudiziarie.

