Pubblicato il 4 Marzo 2025
Un ragazzo di 17 anni, originario di Catania, è stato fermato dalla Polizia di Stato mentre si trovava davanti a un supermercato, presumibilmente in attesa di vendere dosi di marijuana. Il giovane è stato individuato nel corso di uno dei tanti controlli effettuati dalle forze dell’ordine per contrastare il traffico di stupefacenti in città.
In particolare, sono stati gli agenti del Commissariato di pubblica sicurezza “Borgo Ognina” ad individuare il 17enne che, in modo sospetto, si aggirava in sella al suo scooter nel parcheggio di una nota catena di supermercati, in via Giovanni Segatini, proprio davanti all’ingresso dell’esercizio commerciale.

Quando ha notato l’arrivo della Polizia, il giovane ha mostrato un atteggiamento sospetto e, nel tentativo di sfuggire al controllo, ha gettato a terra le chiavi del suo scooter per poi darsi alla fuga a piedi. Ha cercato di mescolarsi tra i passanti nelle strade circostanti, ma il suo piano è fallito rapidamente: gli agenti del Commissariato lo hanno bloccato nel giro di pochi istanti.
Il gesto del lancio delle chiavi dello scooter non è passato inosservato e, ritenendolo particolarmente bizzarro, i poliziotti hanno subito recuperato le chiavi in modo da controllare il mezzo a due ruote, sospettando che potesse nascondere qualcosa.
Le intuizioni dei poliziotti di “Borgo Ognina” si sono rivelate fondate dal momento che, all’interno del vano sottosella dello scooter, sono state trovate 49 bustine di marijuana del peso complessivo di 300 grammi.
Le verifiche sono state estese anche all’abitazione del ragazzo, nel quartiere San Cristoforo. I poliziotti si sono imbattuti in una sorta di fortino di armi, un fucile e una pistola revolver con circa 400 proiettili, nascosti sotto il letto della sua stanzetta.
La droga, le armi e le munizioni sono state poste sotto sequestro mentre il giovane è stato condotto in Commissariato per gli accertamenti del caso, per poi essere arrestato per spaccio e detenzione illegale di armi e munizioni, reati che prevedono una pena superiore ai 10 anni di reclusione, ferma restando la presunzione di innocenza dell’indagato valevole ora e fino a condanna definitiva.

