Pubblicato il 6 Agosto 2025
Operazione della Polizia di Stato nel quartiere San Berillo vecchio
La Polizia di Stato ha disposto la sospensione temporanea dell’attività di un ristorante africano situato nel cuore di Catania, nel quartiere di San Berillo vecchio. Il provvedimento è scattato in seguito a una recente operazione antidroga condotta dalla Squadra Mobile, con il supporto delle unità cinofile antidroga della Questura di Catania.
Droga e precursori per cannabinoidi sintetici all’interno del locale
Durante l’intervento, gli agenti hanno arrestato il gestore del ristorante per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. All’interno del locale, infatti, è stato rinvenuto un ingente quantitativo di marijuana, oltre a precursori chimici utilizzabili per la produzione di cannabinoidi di sintesi. Queste sostanze avrebbero permesso la modifica della droga potenziandone significativamente l’effetto.
Un precedente inquietante: aggressione a un agente e mancato intervento del titolare
Non è la prima volta che il ristorante finisce sotto la lente delle autorità. Già nel settembre dell’anno scorso il locale era stato sottoposto a una sospensione di 7 giorni. In quell’occasione, durante un controllo, un poliziotto era stato aggredito da un pregiudicato e il titolare del ristorante non era intervenuto né aveva chiesto aiuto, restando completamente passivo di fronte alla violenza.
Sospensione per 15 giorni: pericolo per la sicurezza pubblica
L’attuale provvedimento di sospensione, della durata di 15 giorni, è stato emesso dal Questore di Catania, su proposta della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale, in base all’art. 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza. Secondo quanto dichiarato, il locale costituisce un grave e concreto pericolo per l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini.
Obiettivo: prevenzione e tutela anticipata
La norma su cui si basa il provvedimento consente al Questore di intervenire in modo preventivo nei confronti di esercizi commerciali che rappresentano una minaccia per la pubblica sicurezza. In casi come questo, la sospensione della licenza è considerata l’unico strumento efficace per contrastare situazioni ad alto rischio.