Pubblicato il 25 Luglio 2023
“Catania sta affrontando una situazione di straordinaria gravità che sta avendo effetti pesantissimi innanzitutto sui cittadini, a cominciare dai più fragili, costretti a vivere in condizioni estreme di caldo, in molti casi senza acqua e senza luce da giorni, ma anche sui lavoratori e sull’apparato industriale della città”.
Così Carmelo De Caudo, segretario generale Cgil Catania e Rosy Scollo, segretaria generale Fiom Catania, che hanno firmato un comunicato congiunto.
“È notizia di queste ore che l’insediamento produttivo più importante del territorio e della Sicilia, la STMicroelectronics, circa 5000 addetti, sta incredibilmente subendo, dalla scorsa notte, un’interruzione idrica che sta già avendo impatti negativi sulla produzione e che, se dovesse perdurare, potrebbe compromettere le condizioni igienico-sanitarie dei lavoratori e delle lavoratrici. La mancanza di acqua ha già determinato, infatti, lo stand-by della produzione – con ciò che ne consegue per i lavoratori, per la continuità produttiva e per tutto il territorio – che ha portato l’azienda, sollecitata dalla nostre rappresentanze sindacali, ad attivare prontamente misure emergenziali già da oggi, tra cui il massiccio ricorso allo Smart Working, l’invito ai lavoratori del primo e del secondo turno ad astenersi dal lavoro, mentre si sta discutendo il da farsi per i lavoratori del terzo turno.”
“Ma le criticità non si fermano qua: alla Tecnoprobe, altra eccellenza che ha deciso recentemente di investire sul nostro territorio, mancano l’acqua e l’elettricità da tre giorni e i lavoratori sono stati posti in Smart Working. Alle Acciaierie di Sicilia i lavoratori devono operare in condizioni di forte stress termico che potrebbe compromettere la loro salute.
La Cgil e la Fiom di Catania chiedono alle imprese di fare fronte comune per fronteggiare la fase emergenziale ma, allo stesso tempo, alle istituzioni, di intervenire sull’ammodernamento del sistema infrastrutturale della zona industriale che presenta gravi carenze anche nelle fasi ordinarie”.
“Cgil e Fiom chiedono inoltre l’istituzione immediata di un tavolo tecnico che coinvolga le istituzioni preposte, le imprese e le organizzazioni sindacali al fine di individuare soluzioni immediate e definitive per garantire la tutela della salute e del benessere dei lavoratori, iniziando per esempio a pensare a nuovi protocolli su salute e sicurezza, cui tutte le aziende devono attenersi, così come fatto durante la fase pandemica, consapevoli del fatto che le alte temperature, effetto dei cambiamenti climatici, sono un fenomeno strutturale con cui occorre iniziare a fare i conti”.
“Al sindaco di Catania, Enrico Trantino, che in campagna elettorale ha continuamente vantato i suoi rapporti con il governo centrale, si chiede di sollecitare l’intervento delle istituzioni regionali e nazionali da cui, al momento, non arrivano quei segnali di attenzione che, soprattutto in questa fase di emergenza, il nostro territorio e le sue eccellenze produttive meriterebbero”.

