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Milano, 14 ago. (askanews) - Si chiamano Assenzio (detto Zio), Bobo, Malu e Udon, i quattro cani, ora in fase di addestramento, entrati nella squadra dei cinofili della polizia locale di Milano. Lo ha annunciato l'Amministrazione meneghina, spiegando che i cani, tutti pastori tedeschi, hanno preso servizio da qualche mese insieme ai loro allievi conduttori, e andranno ad aggiungersi alle altre sei unità già operative. "Con queste nuove 'reclute' rafforziamo il nucleo cinofili e potenziamo il controllo del territorio" ha detto la vicesindaca e assessora alla Sicurezza, Anna Scavuzzo, sottolineando che "la velocità con cui questi animali rintracciano sostanze stupefacenti anche nascoste aiuta gli agenti della polizia locale nelle loro attività di contrasto allo spaccio, che stiamo portando avanti con particolare determinazione intorno alle scuole: i cani di questo nucleo hanno permesso di sequestrare oltre una tonnellata di sostanze stupefacenti negli ultimi due anni". I quattro nuovi cani hanno tra gli 11 e i 22 mesi e sono stati scelti dopo una lunga selezione tra altri 67 candidati provenienti da genealogie "da lavoro". Fino agli 11 mesi i cuccioli non mostrano chiaramente le caratteristiche comportamentali e fisiologiche che possono risultare non idonee al lavoro: un cane antidroga deve essere infatti un animale socievole, curioso, di indole non aggressiva, di alta tempra e avere le capacità di sopportare le sollecitazioni negative prodotte dall’ambiente urbano e umano in cui si trova a operare. L’addestramento di una unità antidroga avviene presso la Scuola addestramento unità cinofile della polizia locale di Milano, ha una durata di almeno sei mesi durante i quali, sotto la regia dell’istruttore cinofilo, conduttore e cane imparano insieme. L’addestramento del cane si basa sull’enfatizzazione di alcuni istinti naturali come l’attitudine al gioco, che nel linguaggio canino si concretizza con una fase della pulsione predatoria. Lo scopo è quello di indurre il cane a dedicarsi alla ricerca con interesse, non considerando l’attività un lavoro o una costrizione, ma un divertimento. La vita media operativa di un cane antidroga è di circa 8 anni, dopo i quali va in pensione e, nella maggioranza dei casi, viene ritirato dal suo conduttore oppure, quando questo non fosse possibile, viene affidato a famiglie selezionate che se ne possano prendere cura. Il Nucleo Cinofili della Polizia locale, nato nell’aprile del 2000, oltre a svolgere attività di vigilanza nei parchi cittadini e nei pressi delle scuole, fornisce un valido supporto a reparti operativi anche fuori dal territorio del Comune di Milano e alle forze di polizia. Nel corso degli anni il nucleo ha collaborato anche alla selezione di personale e animali, nonché alla formazione e all’addestramento per piccole realtà locali e di capoluoghi quali Bergamo, Brescia, Venezia, Padova e Verona. L’acquisto di questi quattro cani è stato finanziato con le risorse del Progetto Scuole Sicure promosso dal Ministero dell’Interno. Finito l’addestramento, nei primi mesi dell’anno prossimo, saranno pronti per entrare in servizio a fianco dei loro colleghi.

Catania, droga nascosta in bagno: arrestato un 49enne a San Giorgio

Pubblicato il 27 Agosto 2025

L’operazione della Polizia di Stato

Aveva scelto il bagno della propria abitazione come nascondiglio per la droga, ma il piano non ha retto di fronte al fiuto dei cani antidroga della Polizia di Stato. Un uomo di 49 anni, residente a Catania, è stato arrestato dagli agenti della squadra volanti con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio.

I controlli nel quartiere San Giorgio

La scoperta è avvenuta durante un servizio di controllo del territorio messo in atto dall’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, nell’ambito delle attività mirate a contrastare lo spaccio in città. L’attenzione degli agenti si è concentrata in una zona del quartiere San Giorgio, già nota per episodi legati alla cessione di droga.

L’intervento dei cani poliziotto

Giunti all’interno di un edificio, i poliziotti hanno subito percepito un forte odore di marijuana che li ha guidati fino al terzo piano. Informata la sala operativa, è stata richiesta la collaborazione della squadra cinofili. Sul posto sono intervenuti i cani antidroga Ares e Maui, che hanno indicato con insistenza la porta di un appartamento.

La perquisizione e il ritrovamento

Dopo alcuni minuti di attesa, una donna ha aperto la porta e ha consentito l’ingresso agli agenti. Durante la perquisizione, grazie al fiuto dei cani, è stata trovata cocaina per circa 26 grammi suddivisa in due bustine e marijuana per circa 6 grammi, nascosti in un mobile del bagno.

La donna, sorpresa dal ritrovamento, ha subito avvisato il marito, che al suo arrivo si è assunto la responsabilità della droga rinvenuta.

L’arresto

La sostanza stupefacente è stata sequestrata e inviata ai laboratori della Polizia Scientifica per le analisi. L’uomo è stato quindi arrestato e, su disposizione del Pubblico Ministero di turno, posto agli arresti domiciliari in attesa del giudizio direttissimo. Immagine di repertorio

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