È giunta a un grande livello di efficacia l’attività di contrasto al fenomeno dei posteggiatori abusivi a Catania posta in essere dalla Questura di Catania, sul piano preventivo, e rilanciata dalla Procura della Repubblica sul piano repressivo.
A seguito delle numerose denunce operate dagli equipaggi della Polizia di Stato e dalle altre Forze di polizia, la Procura della Repubblica presso il Tribunale – Sezione Affari Definizione Rapida ha emesso nel solo periodo di marzo-aprile 2021 altri 11 Avvisi di Conclusione Indagini Preliminari che, sommandosi a quelli già adottati nel periodo in esame, raggiungono un totale di 64 informazioni di garanzia, tutte notificate agli indagati.
Non si tratta, in sintesi, della mera liberazione del suolo urbano da questa piaga molesta e talvolta pericolosa; è, invece, un’operazione di trasparenza e di conquista della legalità e di civiltà a 360°, una strategia di educazione proattiva alla legalità che rimette al centro il singolo cittadino, con i suoi diritti e i suoi doveri civici, alla scopo di addivenire a quella consapevolezza della responsabilità sociale che connette, in ogni sua azione, ogni membro della comunità a tutti gli altri.
Il compito di destrutturare questo impalcato di illegalità stratificatosi e consolidatosi nel tempo ha visto una pluralità di attori: il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, in Prefettura, è stata la sede di decisione dell’adozione della strategia, i cui aspetti attuativi e organizzativi sono stati gestiti dalla Questura che ha coordinato i vari servizi con apposite ordinanze, coinvolgendo di volta in volta Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Locale ma che ha visto, poi, l’azione forte e determinata della Procura della Repubblica il cui intervento ha dato forza alle attività preventive con l’instaurazione di procedimenti penali a carico dei recidivi, mediante il diretto interessamento del Procuratore Carmelo Zuccaro che ritiene anche egli determinante incidere sugli aspetti della violazione delle regole basilari come quello del fenomeno atavico dei parcheggiatori abusivi.
E i risultati sono ragguardevoli:
Infine il D.A.C.UR.: una misura di prevenzione “atipica” che il Questore di Catania ha applicato a 34 posteggiatori abusivi, generando un flusso di denunce scaturite dalla refrattarietà di taluni sottoposti a rispettare la legge. La violazione di quello che è anche conosciuto come “Daspo Urbano”, infatti, comporta la relativa fattispecie di reato che contribuisce ad aggravare il carico giudiziario dei responsabili, con ciò rimarcando il carattere delinquenziale di questo fenomeno.
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