Pubblicato il 22 Ottobre 2025
Due sparatorie in poche ore tra i quartieri più caldi della città
Non accenna a fermarsi la spirale di violenza che da mesi scuote Catania, con una serie di atti intimidatori e regolamenti di conti che si concentrano soprattutto nei quartieri di Librino, San Cristoforo e Trappeto Nord/San Giovanni Galermo.
Nella notte si sono verificati due nuovi episodi inquietanti, a distanza di appena un’ora l’uno dall’altro.
Spari in viale Bummacaro: quattro colpi contro i palazzi popolari
Intorno alla mezzanotte, gli agenti della Questura di Catania sono intervenuti in viale Bummacaro 14 dopo la segnalazione di quattro colpi d’arma da fuoco, esplosi con una pistola calibro 7,65.
La zona, caratterizzata da palazzi di edilizia popolare densamente abitati, è da tempo considerata un punto critico per la sicurezza, spesso al centro di operazioni di controllo delle forze dell’ordine.
L’ultimo episodio simile risale al 19 ottobre, quando in viale Moncada 18 si erano già registrati spari con modalità analoghe, segno di una tensione costante e diffusa nel quartiere.
Altri colpi in via Plebiscito: bersagliata un’attività commerciale
Poco dopo, intorno all’una di notte, un secondo intervento: i carabinieri della compagnia di Piazza Dante sono accorsi in via Plebiscito 592, dove testimoni avevano segnalato nuovi spari contro un’attività commerciale, situata di fronte al convento dei Cappuccini Nuovi.
Sul manto stradale sono stati ritrovati sei bossoli calibro 9×19, mentre sulla vetrina del negozio erano evidenti i segni lasciati dai proiettili.
Solo il 27 agosto, a poche centinaia di metri di distanza, si era verificato un episodio quasi identico, con colpi esplosi contro una ditta di autonoleggio. Anche in quel caso non ci furono feriti, ma l’obiettivo appariva chiaramente intimidatorio.
Ipotesi di scontri tra fazioni rivali
Gli inquirenti ritengono che si tratti di azioni dimostrative tra gruppi contrapposti, impegnati in una lotta per il controllo del territorio.
Le modalità — raffiche di colpi contro edifici o negozi, senza feriti — sembrano confermare un “botta e risposta” a mano armata, tipico dei conflitti interni alla criminalità locale.
Indagini in corso nel massimo riserbo
Al momento non emergono nuovi dettagli ufficiali, ma le indagini di polizia e carabinieri proseguono con la massima riservatezza.
Gli investigatori stanno analizzando i filmati delle telecamere di sorveglianza e i bossoli recuperati, nella speranza di trovare riscontri balistici che possano ricondurre le armi a episodi precedenti.
Catania resta così teatro di una violenza intermittente ma persistente, che da mesi tiene sotto scacco i quartieri popolari e rende sempre più urgente un intervento coordinato per ristabilire la sicurezza.

