Pubblicato il 5 Settembre 2025
L’intervento della Polizia a Paternò
La Polizia di Stato ha arrestato tre cittadini stranieri di origine marocchina, rispettivamente di 21, 22 e 24 anni, irregolari sul territorio nazionale, con l’accusa di violenza sessuale ai danni di due giovani turiste ungheresi.
L’episodio è avvenuto a Paternò, dove una delle ragazze è riuscita a chiedere aiuto telefonicamente, permettendo agli agenti della squadra volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Catania di intervenire rapidamente.
La ricostruzione dei fatti
Secondo quanto emerso, dopo una giornata al mare, le due turiste avrebbero accettato un passaggio da due giovani marocchini che si erano offerti di accompagnarle al loro b&b. Invece di condurle a destinazione, i ragazzi le avrebbero portate fuori città, iniziando a palpeggiarle e toccarle contro la loro volontà.
In una zona isolata sarebbe poi salito a bordo un terzo connazionale che, oltre a unirsi alle molestie, avrebbe costretto le ragazze ad assumere cocaina.
Durante il tragitto, le vittime sarebbero state continuamente palpeggiate nonostante i ripetuti rifiuti. Una di loro, con prontezza, ha finto di parlare con la madre e ha invece contattato la sorella, avvisandola di essere in pericolo e fornendo anche il numero di targa del furgone.
La localizzazione e l’arresto
Grazie alla segnalazione, la Polizia è riuscita a intercettare il veicolo a Paternò, dove le due giovani sono state trovate in lacrime su una panchina, mentre i tre uomini si trovavano poco distante dal van segnalato.
Le ragazze sono state accompagnate in ospedale per gli accertamenti medici e hanno poi sporto formale denuncia.
Le misure adottate dalla magistratura
I tre uomini – per i quali vale la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva – sono stati arrestati per violenza sessuale di gruppo. Su disposizione del Pubblico Ministero di turno sono stati condotti alla casa circondariale di Piazza Lanza.
Dopo la convalida dell’arresto, il giudice ha disposto nei confronti di tutti e tre la custodia cautelare in carcere.

