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Cena a Scrocco a L’Aquila: Tre Clienti Scappano Senza Pagare, Ma le Telecamere Li Tradiscono

Pubblicato il 11 Luglio 2025

Il caso al ristorante Nonna Cristina: il titolare lancia un ultimatum sui social

Tre giovani clienti di diversa nazionalità – un italiano, un albanese e uno spagnolo – sono i protagonisti di un episodio avvenuto in pieno centro a L’Aquila, che ha attirato l’attenzione dei social. I tre avrebbero cenato al ristorante pizzeria “Nonna Cristina”, per poi lasciare il locale senza pagare il conto.

Ma l’errore fatale è stato non accorgersi delle telecamere di videosorveglianza, che hanno immortalato ogni dettaglio. Il ristoratore ha denunciato il fatto sulla pagina Facebook del locale, con un post dai toni decisamente duri:
“A voi tre furbetti imbecilli, che non vi siete resi conto delle telecamere, vi do 24 ore per tornare a pagare, altrimenti non solo pubblico il video con i volti, ma vi denuncio”.

Una cena da 60 euro e una fuga improvvisata

Contattato da Il Messaggero, il titolare del ristorante ha raccontato la dinamica della serata. I tre avrebbero ordinato un primo, acqua e una birra, per un conto complessivo di circa 50-60 euro. Nulla di esagerato, sottolinea il gestore, che ipotizza una bravata più che una vera truffa:
“Se avessero voluto davvero non pagare, avrebbero ordinato di più. Abbiamo bottiglie di vino costose in cantina, ma loro si sono tenuti leggeri”.

La fuga favorita dalla disposizione del locale

Il piano dei tre, se così si può definire, non sembra fosse premeditato. A quanto pare, hanno approfittato del fatto di essere gli unici clienti seduti all’esterno. Inoltre, la porta d’ingresso era chiusa per via del fresco percepito dagli altri clienti all’interno. Questo ha reso più semplice la loro uscita silenziosa, non vista da nessuno.

Ma ciò che non avevano previsto era di essere ripresi dalle telecamere di sicurezza, che hanno documentato tutto. Ora, i tre rischiano una denuncia per insolvenza fraudolenta e, come promesso dal ristoratore, la diffusione del video con i loro volti, qualora non tornassero a saldare il conto.

L’invito a rimediare è stato lanciato pubblicamente, e i tre ragazzi, volenti o nolenti, potrebbero dover tornare a pagare per evitare conseguenze legali e l’onta social.

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