Pubblicato il 12 Giugno 2025
La Nazionale è ancora senza guida: Gattuso in pole position
La panchina della Nazionale italiana è ancora vacante dopo l’uscita di scena di Luciano Spalletti, esonerato in seguito al fallimento della sua gestione. Il Presidente della FIGC, Gabriele Gravina, è alla ricerca del nuovo Commissario Tecnico e il nome in cima alla lista resta Gennaro Gattuso.
L’ex tecnico di Milan, Napoli e Marsiglia ha mostrato interesse per il ruolo e sembra incarnare lo spirito combattivo necessario per rilanciare l’Italia verso la qualificazione ai Mondiali. A sostenerlo apertamente c’è anche Gianluigi Buffon, attualmente membro dello staff azzurro, che rappresenta un’alleanza di peso per l’ex centrocampista.
Non solo Gattuso: altri nomi in lizza per la panchina azzurra
Gattuso è in vantaggio, ma la decisione finale non è ancora stata presa. Nelle ultime ore Gravina ha sondato anche altre piste. È sfumata la possibilità di affidare la squadra a Stefano Pioli o a Claudio Ranieri, entrambi contattati ma non convinti dal progetto.
Tra le alternative, Daniele De Rossi sembra aver perso terreno, nonostante il legame profondo con la maglia azzurra. In lista ci sono ancora due nomi che suscitano interesse:
- Domenico Tedesco, ex CT del Belgio, che però non ha mai allenato in Italia e al momento non è stato contattato ufficialmente.
- Rafa Benitez, ex Napoli, una figura di grande esperienza internazionale che resta un’opzione concreta.
Il ritorno di Mancini? E l’ipotesi suggestiva Mourinho
Un nome che ritorna nei corridoi di Coverciano è quello di Roberto Mancini, il CT che ha guidato l’Italia alla vittoria dell’Europeo ma anche alla mancata qualificazione ai Mondiali. La sua avventura era finita per la scarsa sintonia con Gravina, ma l’idea di un ritorno non è del tutto esclusa.
Infine, circola anche il nome di José Mourinho, una suggestione più che un progetto strutturato. L’ex tecnico della Roma sarebbe una scelta di grande impatto mediatico, ma al momento appare più un’ipotesi fantasiosa che una candidatura reale.
Le prossime ore saranno decisive: la Nazionale ha bisogno di una guida forte e credibile per tornare protagonista sullo scenario internazionale.

