E’ scomparsa la giornalista Debora Borgese.
Ci conoscevamo da molti anni, come accade spesso per tutti quelli che facciamo questo mestiere a Catania. Di te, ho sempre apprezzato la competenza e il tuo essere una voce libera. Sapevo della tua malattia e ogni tanto, per non disturbare, ti mandavo un breve messaggio. Leggevo i tuoi post. Ti ho ammirata per la forza che trasmettevi – e sapevi farlo – contro un destino che lasciava poche speranze. Lo sapevi.
Lo scorso 8 marzo lo avevi scritto, in un post bellissimo e commovente – almeno per me che ho una certa età – che non ti saresti arresa. Pensai con tristezza alla tua solitudine, perché si è sempre soli quando si combatte una guerra che qualcosa molto più grande di noi ci ha dichiarato. Pensai al tuo ‘non arrendersi’ come scelta di vita, come la decisione cosciente di una volontà incrollabile, ottimista, giovane. Fare, dire, scrivere, continuare a lavorare, a riflettere, malgrado tutto. Lasci un dolore e un vuoto, amica mia, per me, impossibile da dimenticare. Lasci a tutti la consapevolezza che la vita è un’occasione unica per fare, dire, scrivere, riflettere, qualsiasi sia la condizione umana, fisica. Alla tua famiglia le mie condoglianze. Gennaro Giacobbe
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