Civitavecchia, professore ai domiciliari per abusi su studentesse: indagati altri tre docenti

Misure cautelari per quattro insegnanti: gravi accuse di violenza sessuale su minori

Un docente è stato posto agli arresti domiciliari con l’accusa di violenza sessuale su alcune studentesse. Il provvedimento è stato eseguito dai Carabinieri della Stazione di Civitavecchia, in seguito a un’ordinanza emessa dal Giudice per le indagini preliminari (GIP) su richiesta della Procura.

L’inchiesta ha portato all’applicazione di misure cautelari personali nei confronti di quattro insegnanti. Oltre all’arresto del docente principale, altri tre colleghi sono stati raggiunti da provvedimenti di obbligo di dimora, poiché indagati a vario titolo per violenza sessuale su minore e per induzione indebita a dare o promettere utilità.

Le indagini

L’indagine ha preso avvio lo scorso gennaio, quando una studentessa di un istituto superiore di Civitavecchia ha denunciato di essere stata vittima di comportamenti molesti e atti di natura sessuale da parte di un professore.

Le sue dichiarazioni, dettagliate e coerenti, sono state ritenute credibili dagli inquirenti e hanno portato all’apertura del fascicolo. A confermare la gravità della situazione sono arrivate le testimonianze di altre sei studentesse, che hanno descritto episodi simili e ricorrenti, attribuiti allo stesso docente, ora sottoposto agli arresti domiciliari.

In particolare, il professore, dopo essersi improvvisato istruttore di arti marziali, avrebbe palpeggiato le zone intime di una studentessa. Le indagini avrebbero fatto emergere gravi responsabilità anche a carico di altri tre insegnanti, accusati di non essere intervenuti mentre il loro collega avrebbe messo in atto comportamenti sessualmente espliciti nei confronti di una studentessa durante una gita scolastica.

I tre sono gravemente indiziati di condotte omissive, poiché, pur essendo presenti, non avrebbero fatto nulla per fermare gli abusi, né segnalato l’accaduto alle autorità competenti. Questi elementi aggravano il quadro indiziario e sono al centro delle attuali valutazioni della magistratura.