Pubblicato il 25 Febbraio 2025
Il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Giuseppe Cario, ha respinto la richiesta di patteggiamento presentata da V.B., 27 anni, imputato per omicidio stradale in seguito al tragico incidente avvenuto nella notte tra il 5 e il 6 marzo 2022. Il giovane era alla guida della Lancia Ypsilon che, dopo un testacoda, si schiantò contro un albero lungo via Epitaffio, alle porte del capoluogo pontino. Nell’impatto perse la vita Clarissa Trombin, 21 anni, fidanzata dell’imputato, che stava rientrando a casa dopo il turno di lavoro in un pub del centro.
Il giudice ha disposto il rinvio a giudizio e fissato la prima udienza per il 15 dicembre, davanti al giudice monocratico Beatrice Bernabei.
Indagini e dinamica dell’incidente
A ricostruire i dettagli dell’accaduto furono gli agenti della Polizia Stradale del Distaccamento di Aprilia, incaricati di effettuare i rilievi. Le indagini, coordinate dal pubblico ministero Giuseppe Miliano, hanno portato alla luce elementi chiave per l’accusa.
In particolare, una perizia cinematica ha stabilito che la vettura viaggiava oltre i limiti di velocità, raggiungendo i 100 km/h in un tratto di strada in cui il limite era inferiore. Inoltre, le analisi condotte sul conducente hanno evidenziato un tasso alcolemico di 1,4 g/l, ben al di sopra della soglia consentita dalla legge.
A bordo dell’auto, oltre a Clarissa e al conducente, era presente anche un altro passeggero, un amico che era stato appena accompagnato a casa nella zona di Latina Scalo. Dopo averlo lasciato, la coppia si era rimessa in viaggio verso casa, ma il tragitto si è trasformato in tragedia.
Lotta disperata per salvare Clarissa
L’impatto avvenne nel cuore della notte e le condizioni della giovane si rivelarono immediatamente gravissime. Trasportata d’urgenza all’ospedale Santa Maria Goretti, Clarissa lottò per la vita, ma le lesioni riportate risultarono fatali. L’autopsia, eseguita dal medico legale Alessandro Mariani, confermò che il quadro clinico si era aggravato progressivamente fino al tragico epilogo.
La sua scomparsa suscitò un profondo cordoglio nella comunità di Latina. Studentessa all’Università di Lettere Moderne, Clarissa aveva grandi sogni e progetti per il futuro, spezzati in una notte fatale.
Il percorso giudiziario
Durante l’udienza, il difensore dell’imputato, l’avvocato Marco Ferri, aveva avanzato una richiesta di patteggiamento a tre anni, proposta che è stata rigettata dal giudice. Il tribunale ha così stabilito il rinvio a giudizio, aprendo la strada a un processo che farà piena luce sulla vicenda.
Ora, la famiglia della giovane attende che la giustizia faccia il suo corso, mentre la comunità di Latina resta scossa da un episodio che ancora oggi riporta l’attenzione sulla pericolosità dell’abuso di alcol alla guida e dell’eccesso di velocità.

