Pubblicato il 27 Gennaio 2024
Negli Stati Uniti la mancia è una faccenda “seria”: non è obbligatoria, ma in un certo senso è come se lo fosse. La mancia in un ristorante è il metro di valutazione che il cliente usa per soppesare il lavoro dei camerieri e in generale il servizio offerto. Chi non la rilascia evidentemente è rimasto molto scontento del servizio, mentre chi è rimasto piacevolmente colpito può rilasciare mance molto generose. I camerieri negli USA possono guadagnare molto di più con le mance che con gli stipendi.
La mancia da capogiro da Alfredo’s
Quanto successo da Alfredo’s, pizzeria di Scranton, in Pennsylvania, però ha davvero dell’incredibile. Eric Smith, un cliente che era andato a mangiare al ristorante, evidentemente è rimasto molto soddisfatto del servizio tanto da aver dato alla cameriera una mancia equivalente a 3.000 euro per una cena di appena 13 euro.
La cameriera, Mariana Lambert, ha ovviamente sgranato gli occhi quando ha visto la mancia monstre e il cliente ha spiegato di essersi ispirato a un movimento online chiamato “Tips for Jesus”, dietro al quale ci sono forse dei ricconi che rilasciano mance da capogiro ai camerieri.
La ragazza inizialmente ha pensato ad uno scherzo, poi ha capito che era tutto vero quando ha constatato che il pagamento con la carta di credito era andato a buon fine, come raccontato dal Daily Star.
Il ripensamento
Insomma tutto bello, tutto magnifico, tutto perfetto. Anzi no. Perché Smith deve aver cambiato idea poco dopo. Ancora scioccata la cameriera che ha detto: “Per me significava molto. Ha toccato davvero il mio cuore. Non riesco ancora a crederci. Sono sotto choc”.
Smith ha però inviato una lettera al locale, confermando di aver contestato il pagamento e di voler recuperare il denaro. Il ristorante ha però risposto che il pagamento era già stato effettuato, quindi ha avviato una battaglia legale contro il cliente “pentito”.
Zachary Jacobson, proprietario dell’Alfredo’s Cafè, ha commentato con amarezza la vicenda spiegando: “Pensavamo che qualcuno stesse effettivamente cercando di fare una cosa buona. E poi ora, tre mesi dopo, fa marcia indietro? A questo punto non ci è restato che sporgere denuncia”. La patata bollente adesso passa al giudice incaricato di dirimere questa intricata e insolita questione.

