Pubblicato il 25 Gennaio 2024
Il Canadair usato per estinguere gli incendi è un aeroplano anfibio con la capacità di decollare e atterrare sia su piste tradizionali che sull’acqua.
Dotato di due motori radiali e un’apertura alare di 30 metri, può raggiungere una velocità massima di 370 km/h, con un’autonomia massima di volo di circa sei ore. Il suo impiego primario è l’estinzione di grandi incendi, specialmente in aree boschive, utilizzando serbatoi da 3000 litri ciascuno per attingere acqua dal mare o da bacini idrici vicini al fuoco.
Si tratta di un velivolo relativamente leggero, che consente virate rapide e un altrettanto rapido decollo, che avviene entro soli 30 minuti dall’allarme incendio.
Il suo intervento è limitato alle ore diurne e richiede il coordinamento con le squadre di terra dei Vigili del Fuoco durante il primo intervento.
Breve storia dell’aereo per spegnere gli incendi
Storicamente, il Canadair CL 215, prodotto originariamente dall’azienda canadese omonima, ha debuttato il 23 ottobre 1967, diventando rapidamente la forza principale nel combattere gli incendi a livello globale.
Successivamente, è stato sostituito dal CL-415, noto come 415 Superscooper, attualmente in servizio.
Una curiosità: ogni tanto appare una notizia su come un sommozzatore sia stato pescato in mare e sia stato gettato nell’incendio… si tratta di una fake-news! Questo perché le bocchette dell’aereo sono larghe 10 cm e protette da griglie, le zone per la fase di carico sono segnalate in modo preciso.
Una simile eventualità, semplicemente, non può verificarsi.
Come funziona l’aereo per spegnere gli incendi?
Il Canadair, operando principalmente a basse altitudini entro un raggio di 25 chilometri da specchi d’acqua utilizzabili per il rifornimento, sgancia in media nove carichi d’acqua all’ora attraverso due specifici portelloni. Per evitare che le bombe d’acqua rilasciate si vaporizzino prima di raggiungere l’incendio, il velivolo vola anche a quote inferiori a 30 metri.
La tipologia di incendio è un fattore critico da considerare per un’efficace lotta contro le fiamme. Ad esempio, gli incendi nelle foreste di conifere richiedono pazienza in quanto la resina di alberi come abeti e pini è un combustibile resistente e difficile da estinguere.
L’impiego del Canadair è subordinato al primo intervento coordinato delle squadre di terra dei Vigili del Fuoco. In caso di incendi più estesi, entra in azione dopo gli elicotteri appositamente attrezzati.
La fase di carico, ovvero la raccolta dell’acqua, è denominata “scoop” e avviene in modo automatico. Il Canadair CL-415 impiega circa 12 secondi per riempire i due serbatoi da 3.000 litri ciascuno, planando a pelo d’acqua a 130 km/h.
Dopo il carico, un miscelatore aggiunge il foam, un tensioattivo simile a quello presente nei detersivi: una sostanza fluida ed efficace nell’abbassare la tensione superficiale dell’acqua. La bomba d’acqua, sganciata in virata a velocità comprese tra 175 e 250 km/h, colpisce il fuoco alla base, privandolo dell’ossigeno.
Aereo usato per spegnere gli incendi: statistiche italiane
In Italia, la flotta di Canadair conta attualmente 19 velivoli, di cui solo 16 sono attualmente operativi. Anche le località dove si trovano sono 16: la maggior parte risultano in Liguria, nel Lazio e in Calabria. I numeri sono bassi, non diversamente dal resto d’Europa, nonostante i numerosi incendi che da anni affliggono il Belpaese.

