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Controlli a Pedara: maxi sequestro e gravi irregolarità in un’azienda del settore agroalimentare

Pubblicato il 29 Dicembre 2025

Operazione congiunta delle forze dell’ordine

I carabinieri della compagnia di Acireale e i finanzieri della Guardia di Finanza di Acireale, con il supporto del Reparto Carabinieri Tutela Agroalimentare di Messina e dell’Asp veterinaria di Gravina di Catania, hanno eseguito un controllo congiunto in un’azienda di Pedara attiva nel commercio di fiori, piante e fertilizzanti. L’operazione si inserisce in una più ampia attività di contrasto alle irregolarità nel comparto agroalimentare e di tutela della salute pubblica.

Segnalazioni e primi accertamenti

Le verifiche sono scattate a seguito di segnalazioni dei carabinieri della stazione di Pedara, che avevano individuato movimenti sospetti riconducibili alla stessa impresa. Il primo punto vendita ispezionato non ha fatto emergere anomalie, mentre altri tre siti aziendali hanno richiesto controlli più approfonditi.

Strutture abusive e prodotti senza tracciabilità

In uno dei locali aziendali sono stati scoperti fabbricati abusivi, utilizzati per la vendita di articoli per la casa, prodotti agricoli, alimenti e mangimi, in assenza della necessaria Scia.
Il Reparto Carabinieri Tutela Agroalimentare ha sequestrato circa 300 chilogrammi di prodotti privi di etichettatura e tracciabilità, violando le norme sulla sicurezza alimentare.

Abusi edilizi e animali detenuti illegalmente

Durante l’ispezione sono emersi anche manufatti edilizi abusivi realizzati in area sottoposta a vincolo paesaggistico e sismico. Sono stati inoltre rilevati allevamenti irregolari di galline, tacchini e conigli, tenuti in condizioni igienico-sanitarie precarie.
I controlli hanno portato alla scoperta della detenzione illegale di specie protette, tra cui una ghiandaia e sei testuggini, che sono state sequestrate dai carabinieri forestali e successivamente reintrodotte nel loro habitat naturale.

Bombole di gpl e gasolio agricolo: rischio elevato

In un altro locale sono state trovate oltre 40 bombole di gpl, per un peso complessivo di più di 500 chilogrammi, accumulate in condizioni di estrema pericolosità.
Ancora più grave il rinvenimento di oltre 5.400 litri di gasolio agricolo, stoccati in sei cisterne da 1.000 litri e collegati a una pompa elettrica artigianale, priva di qualsiasi sistema di sicurezza. La presenza del carburante rappresentava un serio rischio di incendio ed esplosione, soprattutto per la vicinanza al centro abitato.

Sequestri e messa in sicurezza

La responsabile dell’attività non ha saputo fornire documentazione sulla provenienza e sull’utilizzo del gasolio. I vigili del fuoco sono intervenuti per mettere in sicurezza l’area, confermando la gravità delle condizioni riscontrate. Il carburante è stato sottoposto a sequestro preventivo, mentre proseguono gli accertamenti per definire le responsabilità.

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