Cosa c’è nel Decreto Aiuti che sarà varato domani?

Domani, giovedì 10 novembre, è prevista l’approvazione del nuovo Decreto per gli aiuti contro il caro energia che sta mettendo a dura prova l’Italia intera. Lo aveva annunciato Giorgia Meloni al termine dell’ultimo Cdm di venerdì e lo ha confermato oggi il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, interpellato sulla questione a margine dell’audizione in Parlamento sulla Nadef (documento di previsione sulla legge Finanziaria). “Sì, sì, il decreto lo approviamo domani sera”, ha affermato Giorgetti.

Si tratta, in effetti, della legge “Aiuti quater” e continua i provvedimenti varati dall’ex premier Mario Draghi.

Cosa ci sarà nel decreto aiuti? Ecco i punti principali

Il decreto vale 9,1 miliardi di euro “ereditati” dal governo Draghi. Con tali somme sarà finanziata la proroga delle misure contro il caro-energia e il resto sarà destinato a interventi i cui effetti si vedranno nel 2023.

Nel decreto è prevista una delle misure più attese da tutti, cioè la proroga al 31 dicembre del taglio delle accise sui carburanti e del credito di imposta per imprese energivore e non.

Il provvedimento conterrà anche una estensione massima del tetto – in questo momento sui 600 euro – sui fringe benefit per i lavoratori che dovranno pagare le bollette. I fringe benefit sono una forma di retribuzione in beni e servizi dati dall’azienda, che figura ogni mese in busta paga del dipendente considerata come compenso in natura (cioè buoni acquisto; telefono o pc aziendale; alloggi in affitto al dipendente o alla famiglia).

“Saranno confermate – ha dichiarato il ministro Giorgetti – anche per il mese di dicembre 2022 le misure che riconoscono, a parziale compensazione dei maggiori oneri sostenuti, contributi straordinari, sotto forma di crediti d’imposta, pari a una quota delle spese sostenute per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale”,  E non solo, “Sarà prorogata fino al 31 dicembre 2022 la riduzione delle aliquote di accisa su benzina, gasolio, Gpl e gas naturale impiegati come carburanti; per quest’ultimo sarà confermata fino al 31 dicembre la riduzione dell’Iva al 5%”.

Il ministro ha poi spiegato che il Governo sta verificando “la possibilità di impiegare le risorse disponibili della programmazione 2014-2020 dei Fondi strutturali e di investimento europei (fondi Sie) per misure di riduzioni dei costi energetici di imprese e famiglie”. Questa possibilità presuppone “una modifica dei regolamenti europei che consenta maggiori margini in termini di ammissibilità delle misure ed una ricognizione delle effettive disponibilità dei programmi operativi, soprattutto nazionali”. In tal caso, “le risorse rimborsate dall’Unione europea potranno essere riassegnate ad un apposito Fondo, destinato a finanziare ulteriori misure di contrasto degli aumenti dei prezzi dell’energia”.

Infine, il ministro dell’Economia ha detto che “Sono allo studio di interventi per predisporre uno strumento che renda possibile la rateizzazione degli oneri per l’energia elettrica”.