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Caserta

Crollo al carcere di Regina Coeli: emergenza strutturale e proteste dei sindacati

Pubblicato il 9 Ottobre 2025

Parte del soffitto crolla nella “2ª Rotonda”

Una parte del soffitto del carcere romano di Regina Coeli è crollata nelle ultime ore, fortunatamente senza causare feriti. La notizia è stata diffusa dalla Federazione Nazionale Sicurezza Cisl, che ha segnalato come l’incidente sia avvenuto nella zona nota come “2ª Rotonda”, un’area di passaggio quotidiano per centinaia di operatori e detenuti.
Secondo la FNS-Cisl, questo episodio mette nuovamente in luce la fragilità strutturale di molti istituti penitenziari italiani, dove la sicurezza di chi lavora e vive all’interno è ormai messa a dura prova.

Quanto accaduto dimostra l’urgenza di interventi immediati per mettere in sicurezza le carceri del Paese”, si legge nella nota del sindacato, che chiede al Governo di stanziare nuove risorse economiche per consentire al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (DAP) di intervenire sulle numerose criticità presenti sul territorio nazionale.

La denuncia della UILPA: “Le carceri cadono a pezzi”

Durissimo il commento di Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria, che non risparmia critiche all’esecutivo.
“Mentre il Governo pensa a moduli prefabbricati per aumentare la capienza, le carceri continuano letteralmente a cadere a pezzi – denuncia De Fazio –. Solo poche settimane fa avevamo segnalato la fatiscenza e l’insalubrità della casa circondariale di Regina Coeli.”

Il sindacalista ha poi lanciato un appello: “Chiediamo interventi urgenti per ristabilire sicurezza e salubrità, non solo per i detenuti ma soprattutto per il personale penitenziario, che lavora in condizioni estreme, con turni che possono arrivare fino a 26 ore consecutive. È una situazione ormai insostenibile.”

L’intervento del DAP e i primi accertamenti

Appresa la notizia, il capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Stefano Carmine De Michele, si è recato immediatamente a Regina Coeli per verificare di persona i danni.
Con lui anche Ernesto Napolillo, direttore generale dei Detenuti e del Trattamento, Antonio Bianco, direttore generale per la Gestione dei beni e dei servizi, e Augusto Zaccariello, vicedirettore generale del Personale.

Insieme ai Vigili del Fuoco, i dirigenti del DAP stanno valutando le misure urgenti da adottare per mettere in sicurezza la struttura e gestire l’emergenza.
L’incidente riaccende il dibattito sulla necessità di un piano straordinario di manutenzione e ristrutturazione degli istituti penitenziari italiani, molti dei quali versano in condizioni critiche e pericolose.

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