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Danni cerebrali irreversibili dopo una sfida social, il giudice ordina di staccare la spina

Pubblicato il 15 Luglio 2022

“La spina che tiene in vita il 12enne Archie Battersbee deve essere staccata”, questa è la decisione che ha preso il magistrato dell’Alta Corte stabilendo che i medici possono legalmente smettere di fornire supporto vitale al dodicenne Archie Battersbee, cerebroleso. Purtroppo per il 12enne non ci sono possibilità di guarigione o miglioramento e per questo è stato disposto che venga posta fine alla sua sofferenza.

«Accanimento terapeutico»

In questi giorni nel Regno Unito si è molto dibattuto sul caso, visto che la famiglia di Archie si è opposta alla decisione del giudice, ma una seconda sentenza ha confermato che la cosa migliore per il bambino è quella di concludere un accanimento terapeutico che purtroppo non porterebbe da nessuna parte. 

La madre ha esortato il giudice Hayden a lasciare che il piccolo Archie muoia di “morte naturale”. I medici che però curano Archie al Royal London Hospital di Whitechapel, nella zona est di Londra, hanno detto ai giudici che pensano che sia “morto nel tronco cerebrale” e confermano che il trattamento di supporto vitale continuo non è nel suo interesse.

Challange sui social

Il giovane Archie Battersbee è rimasto soffocato mentre provava a riprodurre una challenge lanciata sui social. Il suo cervello è rimasto a lungo privo di ossigeno e le conseguenze sono state tremende e irreversibili. Anche se la famiglia del giovane 12enne ha sempre creduto e sostenuto che Archie fosse un combattente e potesse svegliarsi, purtroppo per loro la scienza non ha conferme di questa speranza dei familiari. Ora sembrerebbe che non possa più essere protratta la decisione del guidice.