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Detersivi da distruggere finiti sugli scaffali a Latina: le precisazioni della Ecosystem

Ecosystem respinge le accuse di traffico illecito di rifiuti e ribadisce la trasparenza dei suoi processi. Il caso riguardante la vendita di detersivi è ancora sotto indagine

Pubblicato il 2 Giugno 2025

Riceviamo e pubblichiamo integralmente una nota a firma di Luca Dante Ortolani, Amministratore Unico di Ecosystem, l’azienda finita nell’occhio del ciclone perché suoi prodotti, destinati alla distruzione, sono invece finiti in vendita presso il negozio di Murciano, a Latina. Queste le parole di Ortolani.

“Sono giorni che vengono pubblicati articoli e video relativi ad una Indagine della Procura della Repubblica di Latina, per un presunto traffico illecito di rifiuti consistito nella reimmissione in commercio di alcune confezioni di un noto detersivo che la Ecosystem avrebbe invece dovuto distruggere.
Ebbene a fronte di tali notizie, la Ecosystem non può esimersi dal rappresentare come la stessa si profili assolutamente estranea a qualsivoglia ipotesi di reato paventata dalla indagine in corso.

A conferma dell’assunto, rappresenta come il Legale Rappresentante pro-tempore a fronte della notifica dell’Avviso di conclusione indagini, abbia richiesto già da tempo, di essere interrogato direttamente dalla A.G. Procedente, al fine di fornire alla stessa validi ed incontrovertibili elementi di valutazione per ritenere del tutto infondata l’ipotesi di reato in contestazione.

Quanto contestato, per la politica aziendale e per le procedure di massima trasparenza adottate dalla Società, non solo non è avvenuto, ma non sarebbe neppure potuto avvenire.

Ogni conferimento di “prodotto” da avviare a distruzione, perché divenuto oramai rifiuto in ragione della perdita di interesse commerciale nel conferitore, segue, presso la Ecosystem, un iter di massimo controllo e tracciabilità sotto il diretto controllo del clienteconferitore e, nella fase terminale, per i soggetti che hanno aderito al servizio offerto gratuitamente dalla Ecosystem stessa, sotto il diretto controllo della Guardia di Finanza delegata.

Il caso citato nei diversi articoli di cronaca non ha fatto eccezione a tale iter, ed è pertanto incontrovertibile il fatto che, il prodotto asseritamente di provenienza illecita rinvenuto all’interno del citato esercizio commerciale, non poteva in alcun modo provenire dalla Ecosystem.

Ad ulteriore riprova di quanto affermato, la Società, per tramite del Suo Legale Rappresentante pro-tempore all’epoca dei fatti, ha già predisposto un dossier da consegnare alla magistratura procedente a totale ed esaustiva dimostrazione della perfetta corrispondenza dei quantitativi di prodotto-rifiuto sia in entrata che in uscita verso gli impianti deputati allo smaltimento definitivo.

Amministratore Unico
Luca Dante Ortolani”

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