Pubblicato il 10 Ottobre 2025
All’ospedale Santa Maria Goretti di Latina è stato eseguito un espianto di cuore, fegato e reni. La donatrice, una donna di 65 anni della provincia di Latina, è deceduta a causa di emorragia cerebrale massiva da rottura di aneurisma. Il prelievo, effettuato con il consenso dei familiari, consentirà di aiutare un paziente di Bari in attesa di trapianto di cuore e due pazienti a Roma: il fegato è destinato all’Umberto I, mentre i reni andranno al Policlinico Gemelli.
Intervento notturno e team multidisciplinare
L’operazione, svolta nel cuore della notte, è stata realizzata da un’équipe multidisciplinare. Per la prima volta il coordinamento locale è stato affidato ad Antonella Melucci, con il supporto del personale del blocco operatorio del DEA II e la supervisione della Direzione Medica.
La posizione dell’ASL di Latina
La Direttrice Generale dell’ASL di Latina, Sabrina Cenciarelli, sottolinea che la donazione di organi rappresenta «uno dei più alti esempi di solidarietà umana e di civiltà sanitaria»: donare significa offrire una seconda possibilità di vita a chi non ha alternative, trasformando un gesto individuale in un bene collettivo. Viene ribadita la necessità di promuovere consapevolezza e informazione affinché ciascuno possa esprimere una scelta libera e informata. La donazione è descritta come atto di amore e responsabilità verso la comunità; investire su questa cultura vuol dire puntare su una società più solidale, un sistema sanitario più efficiente e una speranza concreta per le persone in lista d’attesa. L’impegno quotidiano, conclude, è sostenere e diffondere questi valori con convinzione e trasparenza.
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