« Torna indietro

violenza sessuale

La 22enne si è presentata al pronnto soccorso dicendo di essere stata violentata.

Donna violentata dal muratore durante i lavori in casa: arrestato a Milano

Pubblicato il 13 Giugno 2025

A Biella, orrore in un appartamento durante una ristrutturazione

Un grave episodio di violenza sessuale ha scosso la città di Biella: una donna è stata aggredita e abusata dal muratore incaricato dei lavori nella sua abitazione. Il fatto è avvenuto sabato 7 giugno, ma è emerso solo nelle ultime ore. L’autore del reato è un 24enne di origine egiziana, ora detenuto con l’accusa di violenza sessuale aggravata.

La ricostruzione dell’aggressione: chiusa in casa con il figlio

Secondo quanto emerso dalle indagini, la donna si era recata di mattina nella casa dove erano in corso lavori di ristrutturazione, portando con sé il figlio di quattro anni. A un certo punto, il muratore avrebbe chiuso la porta a chiave dall’interno, nascondendo le chiavi e impedendo a madre e figlio di uscire.

La vittima è stata quindi sequestrata all’interno dell’appartamento e violentata più volte, in parte anche alla presenza del bambino. L’uomo l’avrebbe minacciata con una fascetta da elettricista, dicendole che l’avrebbe strangolata se avesse tentato di opporsi.

La fuga e la richiesta d’aiuto

In un atto di lucidità e coraggio, la donna ha smesso di ribellarsi, fingendosi collaborativa per ottenere la fiducia dell’aggressore e trovare un’occasione per fuggire. Il suo piano ha funzionato: nel pomeriggio l’uomo ha accettato di farla uscire per comprare del cibo.

Appena fuori, la donna ha notato una guardia giurata e le ha chiesto aiuto. L’allarme ha attivato l’intervento immediato delle volanti e della squadra mobile, ma nel frattempo l’aggressore era già fuggito.

L’arresto a Milano e le prove schiaccianti

La polizia ha effettuato rilievi approfonditi nell’appartamento, trovando elementi che confermano il racconto della vittima. Il 24enne è stato rintracciato e arrestato a Milano, dove si era nascosto dopo la fuga.

Le prove raccolte sono considerate solide, e due giorni fa è stata disposta nei suoi confronti la custodia cautelare in carcere. La vicenda ha suscitato sdegno e richieste di giustizia da parte della comunità locale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *