E’ quanto emerge dalla ricostruzione degli investigatori.
Zlatan Vasiljevic ieri ha chiamato di primo mattino l’ex compagna Gabriela Serrano, con la quale aveva interrotto la relazione da alcuni mesi, l’ha spinta a raggiungerlo da Rubano, vicino Padova, a Vicenza con la sua auto.
Dopo essere salito sulla vettura l’uomo si è diretto verso il quartiere Vigogna di Vicenza e qui ha ucciso Gabriela con un solo colpo alla nuca.
Con il corpo della donna nell’auto è arrivato in via Vigolo e ha atteso l’arrivo dell’ex moglie.
Quando ha visto Lidia Miljkovic non ha avuto esitazioni: l’ha uccisa sparandole contro diversi colpi di pistola.
Compiuta la mattanza si è diretto verso la tangenziale di Vicenza e si è suicidato con la stessa pistola, detenuta illegalmente.
“Vorrei che giudici e assistenti sociali venissero al funerale di Lidia e guardassero bene quella bara. Dopo che era uscito dalla cella, gli era stato revocato pure il divieto di avvicinamento. Per loro ormai era una brava persona”, è lo sfogo amaro di Daniele Mondello, nuovo compagno di Lidia Milijkovic.
“Una tragedia inaccettabile che ferisce la comunità vicentina e tutto il Paese. Le morti di Gabriela Serrano e Lidia Miljkovic oggi e di tutte le vittime di violenza ci chiedono di fare presto: è importante approvare il prima possibile il disegno di legge antiviolenza all’esame del Senato, che con le ministre Lamorgese e Cartabia abbiamo voluto per rafforzare gli strumenti a tutela delle donne”, afferma la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti.
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