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Doppio femminicidio Vicenza: “Per i giudici l’assassino era una brava persona…”

Pubblicato il 9 Giugno, 2022

A essere uccisa per prima da Zlatan Vasiljevic, il bosniaco che ieri ha sparato a Vicenza all’ex moglie e all’ex compagna prima di rivolgere la pistola contro di sé, è stata proprio Gabriela Serrano, la donna con la quale aveva interrotto da poco una relazione dopo la separazione da Lidia Miljkovic.

E’ quanto emerge dalla ricostruzione degli investigatori.  

Zlatan Vasiljevic ieri ha chiamato di primo mattino l’ex compagna Gabriela Serrano, con la quale aveva interrotto la relazione da alcuni mesi, l’ha spinta a raggiungerlo da Rubano, vicino Padova, a Vicenza con la sua auto.

Dopo essere salito sulla vettura l’uomo si è diretto verso il quartiere Vigogna di Vicenza e qui ha ucciso Gabriela con un solo colpo alla nuca.

Con il corpo della donna nell’auto è arrivato in via Vigolo e ha atteso l’arrivo dell’ex moglie.

Quando ha visto Lidia Miljkovic non ha avuto esitazioni: l’ha uccisa sparandole contro diversi colpi di pistola.

Compiuta la mattanza si è diretto verso la tangenziale di Vicenza e si è suicidato con la stessa pistola, detenuta illegalmente.

“Vorrei che giudici e assistenti sociali venissero al funerale di Lidia e guardassero bene quella bara. Dopo che era uscito dalla cella, gli era stato revocato pure il divieto di avvicinamento. Per loro ormai era una brava persona”, è lo sfogo amaro di Daniele Mondello, nuovo compagno di Lidia Milijkovic.

“Una tragedia inaccettabile che ferisce la comunità vicentina e tutto il Paese. Le morti di Gabriela Serrano e Lidia Miljkovic oggi e di tutte le vittime di violenza ci chiedono di fare presto: è importante approvare il prima possibile il disegno di legge antiviolenza all’esame del Senato, che con le ministre Lamorgese e Cartabia abbiamo voluto per rafforzare gli strumenti a tutela delle donne”, afferma la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti.

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