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Dottore pedofilo ammette di aver molestato bambini dopo gli interventi chirurgici: “Ho fatto cose orribili”

Pubblicato il 25 Febbraio 2025

È iniziato il processo in Francia a carico di un chirurgo accusato di aver commesso abusi a danno di pazienti sedati e operati da lui per 25 anni. “Ho commesso atti spregevoli, ho fatto cose orribili” – ha ammesso il medico 74enne al primo giorno di processo iniziato ieri al tribunale di Vannes.

Le ammissioni del chirurgo

Joel Le Scouarnec è accusato di aver aggredito sessualmente e violentato 299 pazienti, la maggior parte di età inferiore ai 15 anni. “Non posso tornare indietro – ha detto l’uomo – ma ho il dover nei confronti delle vittime e dei familiari di ammettere le mie azioni”.

La vittima più giovane del chirurgo aveva appena un anno, mentre la più anziana 70, e tra di loro ci sono 158 maschi e 141 femmine, che sarebbero stati prima sedati e poi abusati dal dottore. La maggior parte degli abusi si sarebbe consumata tra il 1989 e il 2014, soprattutto in un ospedale di Bretagna dove il dottore esercitava.

Molti dei pazienti non ricordano, poiché erano addormentati o comunque storditi dall’anestesia dopo gli interventi chirurgici negli ospedali della Francia settentrionale, dove operava il medico. Per loro è stata una doccia fredda quando la polizia ha comunicato dei terribili abusi che il medico aveva compiuto su di loro.

I diari del dottore

Questa agghiacciante storia è venuta fuori quando la polizia ha scoperto i diari del medico, dove erano annotati con precisione maniacale gli abusi commessi e i nomi delle vittime. Tra l’altro i diari sono stati scoperti quasi per caso, durante una perquisizione per un’altra vicenda di abusi su 4 bambini commessi dal 74enne, arrestato nel 2017 e poi dichiarato colpevole nel 2020.

Inizialmente il chirurgo aveva negato che quanto scritto fosse vero, aggiungendo che si trattava solo frutto della sua fantasia. Alla fine però, messo alle strette, ha ammesso che quando scritto era tutto vero.

Le vittime

In tribunale il procuratore Stéphane Kellenberger ha definito questa storia “fuori dall’ordinario”, poiché ci sono tante anomalie, a partire dal fatto che sono stati gli inquirenti ad allertare le vittime, non viceversa. Inoltre molti di loro non ricordavano assolutamente di quegli abusi, mentre altri avrebbero preferito non sapere, “ma il silenzio ha regnato per troppo tempo” – ha osservato il procuratore.

Ci sono anche altre persone che invece ricordano di aver subito abusi da piccoli e per quei ricordi sono ancora scioccati e traumatizzati. Tra i pazienti di Le Scouarnec ci sarebbe anche un ragazzo che si è suicidato e i familiari attribuiscono il suo gesto proprio alle molestie subite.

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