« Torna indietro

vigili del fuoco frana sondrio bimbo 5 anni

Drammatico salvataggio sul Monte Bove: alpinista sospeso nel vuoto per 8 ore nella notte

Pubblicato il 25 Giugno 2025

Ore di paura nel cuore dei Sibillini

Un alpinista originario di Ancona è stato tratto in salvo all’alba di oggi, 25 giugno, dopo essere rimasto appeso nel vuoto per oltre otto ore, in piena notte, lungo una parete del Monte Bove, nel massiccio dei Sibillini. L’uomo era in cordata con la compagna, anche lei anconetana, quando è precipitato per circa 15 metri durante un’arrampicata sulla parete della Quinta Piccola, nella parte centro-settentrionale della montagna.

Ferito e bloccato sulla parete rocciosa

Durante la caduta, l’alpinista ha riportato traumi alla testa, alle gambe e a un polso. Fondamentale è stata la prontezza della sua compagna che, nonostante lo shock, è riuscita ad attivare il sistema di sicurezza, evitando conseguenze ben peggiori. Subito dopo, ha lanciato l’allarme, facendo partire una complessa operazione di soccorso in notturna.

La macchina dei soccorsi in azione

Allertate le squadre del Soccorso Alpino delle Marche (CNSAS) e dei Vigili del Fuoco, il supporto aereo è arrivato grazie a un elicottero HH-139B dell’Aeronautica Militare, decollato dal Centro Operazioni Aerospaziali. A bordo, due tecnici CNSAS sono stati trasportati in vetta per poi calarsi lungo la parete fino a raggiungere il ferito.

Contemporaneamente, altre squadre avanzavano da terra, affrontando condizioni estremamente complesse: buio totale, pareti instabili aggravate dal sisma del 2016, e il rischio costante di nuovi smottamenti.

Il salvataggio all’alba

La compagna dell’alpinista è stata calata alla base della parete e accompagnata in sicurezza fino al parcheggio. Il ferito, invece, è stato stabilizzato direttamente in parete e recuperato tramite una lunga operazione di verricello, con il supporto di un tecnico del Soccorso Alpino.

Dopo il recupero, è stato affidato alle cure dei sanitari della Croce Rossa Italiana e successivamente trasportato in ospedale.

Un’operazione delicata e coordinata

Questo intervento straordinario ha dimostrato ancora una volta l’importanza della collaborazione tra enti specializzati: Soccorso Alpino, Vigili del Fuoco e Aeronautica Militare. La tempestività e la precisione dei soccorritori hanno permesso di salvare una vita in condizioni estreme, dopo una notte sospesa tra roccia e vuoto. Un’azione al limite, che si è conclusa con successo al sorgere del sole.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *