Pubblicato il 20 Febbraio 2025
Su di lui grava l’accusa di tentato omicidio. Un carpentiere cinquantenne di Monte San Biagio, è sotto inchiesta per aver cercato di avvelenare la moglie. L’uomo avrebbe versato un’elevata dose di un farmaco in gocce nell’acqua bevuta quotidianamente dalla coniuge, utilizzando sempre la medesima bottiglia di plastica.
La denuncia ai Carabinieri di Monte San Biagio
La scoperta di quanto accadeva ha spinto la donna, 47 anni, a rivolgersi ai Carabinieri di Monte San Biagio, che hanno subito proceduto al sequestro della bottiglia sospetta. La denuncia presentata ha fatto scattare l’indagine sull’episodio, avvenuto a fine gennaio.
La decisione di lasciare la casa coniugale
Profondamente scossa, la donna ha scelto di abbandonare l’abitazione in cui viveva con il marito e i due figli già grandi.
Gli sviluppi delle indagini in corso
I militari dell’Arma sono impegnati a raccogliere prove e testimonianze, nel tentativo di delineare con precisione il quadro della vicenda. Gli investigatori stanno vagliando ogni elemento utile per fare chiarezza sul presunto tentato omicidio.
La convalida del sequestro e l’assistenza legale
La donna è assistita dall’avvocato Rina Gandolfi, del foro di Priverno. Nel frattempo, il sostituto procuratore Giorgia Orlando, del Tribunale di Latina, ha convalidato il sequestro della bottiglia incriminata. Il magistrato ha inoltre acquisito diverse testimonianze da parte di familiari, già inserite agli atti dell’inchiesta.

