Pubblicato il 7 Ottobre 2025
I problemi all’università e il giaciglio nel bosco, come è morto
Il giovane scomparso da Grezzago
Il corpo rinvenuto nel bosco di Bottanuco potrebbe appartenere a W.B.J. M., 24 anni, residente a Grezzago, nel Milanese, insieme ai genitori e ai fratelli.
Il 29 aprile, giorno della scomparsa, il ragazzo avrebbe dovuto andare all’università e poi al lavoro, ma nessuno lo ha più visto. Per avere la conferma definitiva sull’identità del corpo sarà necessario attendere l’esito dell’esame del DNA.
La scomparsa
Il giovane era uscito di casa intorno alle 13:30, diretto a Milano, con l’intenzione di rientrare in serata. Tuttavia, da quel momento si sono perse completamente le sue tracce.
Le indagini successive hanno rivelato che il giovane aveva difficoltà con gli studi universitari, risultando molto più indietro con gli esami di quanto avesse raccontato ai genitori.
Gli appelli dei familiari
I familiari, disperati, si erano rivolti alla trasmissione “Chi l’ha visto?”, lanciando diversi appelli pubblici nella speranza di ritrovarlo. Durante una puntata condotta da Federica Sciarelli, i genitori avevano rivolto al figlio un messaggio toccante:
“Questo tuo silenzio ci sta uccidendo, torna a casa. Sappi che qualsiasi problema tu abbia può essere risolto.”
Il 2 maggio, le telecamere di un bar di Bottanuco avevano ripreso il ragazzo, ma da allora non era più stato trovato.
Il ritrovamento nel bosco
Le ricerche nella zona delle Cave di Bottanuco, dove due cacciatori hanno scoperto il corpo, hanno permesso di accertare che il giovane aveva creato una sorta di giaciglio e viveva nel bosco da solo.
Una vicenda che ricorda da vicino il film “Into the Wild”, simbolo del desiderio di isolamento e fuga dal mondo.
Le indagini sulle cause della morte
Non è ancora chiaro in quali condizioni il ragazzo abbia vissuto durante quei mesi né quali siano state le cause della sua morte. Gli inquirenti ritengono che il decesso risalga a diversi mesi fa, poiché nella zona sono presenti numerosi animali selvatici e del corpo è rimasto solo lo scheletro.
La procura di Bergamo, con il pm Santoro, conferirà giovedì l’incarico per l’autopsia, che dovrà stabilire — per quanto possibile, data la condizione dei resti — se si sia trattato di una morte naturale o di un suicidio.

