Pubblicato il 28 Dicembre 2024
“Salve sono Cesare Ragazzi” – un motto diventato un tormentone negli anni ’80 pronunciato per l’appunto da Cesare Ragazzi, imprenditore e personaggio televisivo che imperversava sulle tv italiane sponsorizzando il suo metodo per combattere la calvizie. Ebbene è giunta la notizia che Cesare Ragazzi è morto all’età di 83 anni nella sua casa a Bazzano, Bologna.
Addio a Cesare Ragazzi
Secondo quanto filtrato Ragazzi sarebbe morto la sera del 27 dicembre per un malore improvviso in casa che non gli ha lasciato scampo. L’imprenditore lascia la moglie Marta e i figli Nicola, Simona e Alessia e per il momento non sono state rilasciate ulteriori informazioni sul suo decesso.
Il metodo anti calvizie di Cesare Ragazzi
L’imprenditore nacque il 22 agosto del 1941 e divenne famoso negli anni ’80 per il suo metodo anti calvizie. Da giovane faceva parte della band “I Vagabondi”, dove interpretava la seconda voce e suonava la chitarra. Poi iniziò a perdere i capelli e cercò un metodo per contrastare la calvizie.
Fu un vero pioniere del settore e inventò la protesi tricologica, cioè un trapianto di capelli non invasivo che si poteva applicare direttamente sul cuoio capelluto con un nastro. Ben presto la sua azienda divenne specializzata nel contrastare le calvizie e si rivolsero a lui molti personaggi noti, come Lucio Dalla e Massimo Boldi, che recentemente ha rilasciato un’intervista molto personale scagliandosi contro Teo Teocoli e smentendo le voci di presunti litigi con Christian De Sica.
Partito da un piccolo scantinato nel 1968, Ragazzi in pochi anni mise su un’azienda di successo. Famose le sue pubblicità dove scandiva il suo slogan diventato un tormentone: “Tutto può succedere a un calvo che si è messo in testa un’idea meravigliosa”. Nel tempo riuscì ad aprire 80 centri in Italia e 8 all’estero, anche negli Stati Uniti, ma il suo impero crollò nel 2009 quando il Tribunale di Bologna dichiarò fallita la sua società.

