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Improvvisa una lezione di educazione sessuale alle elementari: maestra nei guai

Pubblicato il 3 Maggio 2024

L’educazione sessuale è un tema molto delicato, soprattutto quando si parla di bambini. E così per una maestra supplente è risultata fatale una lezione improvvisata sull’educazione sessuale che ha provocato forti turbamenti nei bambini.

La lezione incriminata

I fatti si sono svolti l’anno scorso in una scuola elementare di Cesena, dove la maestra supplente che era subentrata da poco per porre fine ad un litigio tra due bambini aveva deciso di tenere una lezione sull’educazione sessuale. A quanto pare i due piccoli alunni si sono insultati facendo anche delle allusioni di natura sessuale, da qui la decisione della maestra di tenere una lezione su un tema sicuramente spinoso con tanto di disegnini alla lavagna.

I bambini hanno poi raccontato tutto ai genitori, che a loro volta si sono rivolti alla preside che ha subito fatto partire un iter che è culminato con il licenziamento per giusta causa della donna e la cancellazione dalle graduatorie ordinato dal Ministero dell’Istruzione.

La sentenza

La maestra però ha ritenuto ingiusta quella sentenza e ha presentato ricorso, respinto però puntualmente dal Tribunale di Forlì, dalla Corte d’Appello di Bologna e dalla Corte di Cassazione che ha confermato il licenziamento.

Come si legge nella sentenza la decisione è stata presa non tanto per i particolari della vicenda, come i disegni alla lavagna, quanto piuttosto per aver trattato argomenti delicati come la sessualità e la procreazione in un contesto inappropriato (la lite di due bambini che hanno usano espressione in ambito sessuale) senza pianificazione o coordinamento con le altre maestre.

La maestra, che tra l’altro aveva iniziato a insegnare da poco in quella scuola, ha quindi provocato turbamento nei bambini che l’hanno subito manifestato ai genitori. La donna si è però difesa sostenendo di aver disegnato alla lavagna un ovulo e uno spermatozoo, senza mai disegnare organi genitali. La giustificazione della maestra non è servita e la Cassazione ha ribadito che la sentenza ha provocato forte disagio e turbamento nei bambini.