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Ema Stokholma

Ema Stokholma: “Sono tornata dove mia madre mi ha chiesto di suicidarmi” (VIDEO)

Pubblicato il 18 Agosto 2023

Ema Stokholma è tornata a Romans-sur-Isère, in Francia, un luogo carico di ricordi impossibili da dimenticare perché scenario delle violenze subite dalla madre quando era solo una bambina.

Da lì scappò a 15 anni per raggiungere il padre a Roma e da allora mai più mise piede in quella terra. Oggi, a distanza di trent’anni, la conduttrice e speaker radiofonica è tornata insieme al fidanzato Angelo Madonia e sui social ha condiviso le riflessioni toccanti suscitate da quei posti così densi di memoria. 

“Non ci ero tornata piu a Romans sur isere. Che cazzo ci tornavo a fare in quel posto dove ero nata, cresciuta, dove ero quasi morta?” scrive Ema Stokholma a corredo di un video che la mostra in alcuni dei momenti più salienti del suo breve, ma intenso soggiorno: “Quasi 30 anni fa in una peugeot 106 insieme a mia madre e mio fratello cercavamo una nuova vita. Pochi anni dopo quella partenza scappavo di casa per non tornarci mai piu, scegliendo l’italia come un pomodoro sceglie lo spaghetto, perche questa nuova vita non l’avevo trovata io, e la violenza degli anni passati non era rimasta in quella cittadina del sud della francia ma era salita con noi sulla peugeot e se fosse stata una citroen sarebbe stato lo stesso”.

La conduttrice ha poi spiegato di essersi presa il tempo necessario per decidere quando tornare: “Quindi 30 anni dopo sono in quelle strade e sto correndo come quando non mangi da troppe ore e ti ingozzi, ma non senti i sapori ti riempi e basta. Ho troppa fame e ho desiderato questo pasto da talmente tanto tempo che ora non mi rendo neanche conto che sono gia alla scarpetta. Sto correndo per le stesse strade dove correva mio fratello anche se a me diceva che camminava veloce ma io avevo il fiattone per seguirlo. Quelle strade le ho percorse senza vestiti nuda come un bruco verme quando scappavo dalle botte. Da quel ponte mia madre mi disse di buttarmi, oggi non so perche instintivamente ci ho sputtato nell’ acqua, davanti a Angelo Madonia che mi guardava incredulo”, ha proseguito. “Strano come i ricordi siano selettivi. Immagini quotidiane ma insignificanti ti si imprimono in un angolo della testa o della pancia e non sai perchè”.

Poi ha raccontato dei dettagli ritrovati incredibilmente ancora oggi: “È rimasta l’insegna Annie boutique di un negozio che era un fantasma gia quando c’ero io. Il poster con l’asino disegnato a fumetto sulla vetrina della librreria che non si sa per quale motivo non lo hanno tolto dal 1990, quasi a dire: vieni qua e pensi di emozionarti per casa tua invece ti faro piangere io, che sono solo uno stupido poster”. E sulla casa in cui ha vissuto: “Oggi La casa è vuota, in affitto, era vuota pure quando ci stavamo noi dentro” ha concluso: “Sono stata dove da bambina non pensavo di aver un oggi, insieme a Angelo e Jordan, come per dire guarda che sei viva e che stai alla grande, guarda che stringerai i denti e diventerai sensibile. La verità? Ho vomitato tutta la notte”.

Innumerevoli i messaggi d’affetto tra cui quello dell’amica Andrea Delogu: “Il cerchio si è chiuso e ora ne aprirai mille e mille ancora e ci giocherai e sarà bellissimo. Questa è la mia amica, l’amica che ha più coraggio di quello che pensa e che cambia le cose sempre in meglio anche se non lo sa. Ti amo”.