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Emergenza granchio blu: pesca in crisi e aziende a rischio chiusura in provincia di Latina e nel Lazio. L’allarme di Coldiretti

Il granchio blu sta devastando la pesca nel Lazio: Coldiretti lancia l’allarme. Perdite milionarie e aziende a rischio chiusura. Urgono interventi

Pubblicato il 3 Marzo 2025

L’invasione del granchio blu sta mettendo in ginocchio l’economia della pesca nel Lazio, con effetti devastanti in particolare nella zona di Latina. L’allarme arriva dalla Coldiretti provinciale, che denuncia una situazione fuori controllo, con danni ormai superiori ai 10 milioni di euro e aziende del comparto ittico sempre più vicine alla chiusura.

Un nemico pericoloso per l’ecosistema e la pesca

A denunciare il problema è stato il presidente di Coldiretti Latina, Daniele Pili, intervenuto in una recente diretta televisiva su Rai3 dal litorale di Terracina, insieme al direttore dell’associazione, Gerardo Dell’Orto.

“Il granchio blu rappresenta una minaccia non solo per la biodiversità marina, ma anche per la tenuta economica di centinaia di aziende ittiche. I danni sono enormi e il rischio di collasso del settore è reale”, ha spiegato Pili.

La proliferazione incontrollata di questa specie aliena ha causato un drastico calo della produzione di vongole, cozze e pesce, con perdite che arrivano anche all’80% del pescato. I pescatori si sono visti costretti a investire ingenti somme in nuove attrezzature e reti più resistenti, ma la diffusione del granchio blu continua senza sosta, aggravata dai cambiamenti climatici.

Cifre allarmanti: milioni di uova e un’espansione senza precedenti

Secondo gli esperti, la situazione è destinata a peggiorare. Le femmine di granchio blu possono deporre fino a 8 milioni di uova, garantendo una diffusione esponenziale della specie. “Senza un intervento strutturato e immediato, il settore ittico rischia il collasso”, sottolinea Coldiretti.

Per arginare il problema, l’associazione chiede un piano nazionale per il monitoraggio e il contenimento delle specie aliene, oltre a sostegni economici immediati per le aziende colpite.

I pescatori: “Settore in ginocchio, servono misure urgenti”

Anche i diretti interessati fanno sentire la loro voce. Dario Venerelli, presidente della Cooperativa dei pescatori di Terracina, ha dichiarato ai microfoni del Tgr Lazio: “Le piccole imprese ittiche sono allo stremo. Le reti vengono distrutte e il pescato divorato. Il reddito dei pescatori è crollato, e neanche la vendita del granchio blu riesce a compensare le perdite”.

La richiesta degli operatori del settore è chiara: azioni concrete e immediate per limitare la proliferazione del granchio blu e salvaguardare il futuro delle imprese della pesca.

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