Pubblicato il 3 Giugno 2025
Turisti in fuga dopo l’eruzione, scoppia la polemica
L’eruzione dell’Etna, avvenuta ieri, 2 giugno, ha provocato momenti di forte tensione tra turisti e escursionisti presenti sul vulcano. La spettacolare quanto pericolosa esplosione del cratere Sud-Est, culminata con un collasso parziale, è stata ripresa da alcuni presenti e i video sono subito diventati virali sui social, alimentando il dibattito pubblico.
Il sindaco di Belpasso: “Si è corso un grave pericolo”
Tra i più critici il sindaco di Belpasso (Catania), Carlo Caputo (nella foto d’apertura), che non ha nascosto la propria preoccupazione: “Si è corso un grave pericolo e mi dispiace che se ne parli così poco”.
Caputo ha riferito che già alle 5,30 del mattino era arrivata una segnalazione del sistema automatico Etnas, che indicava un’“altissima probabilità di accadimento”. Da qui la sua domanda polemica: “Perché si è permesso di portare turisti in quota?”
“Quella di ieri è stata una giornata fortunata – ha aggiunto – ma non possiamo continuare ad affidarci al caso. Il sistema di allerta funziona perfettamente, ma serve una risposta concreta: non basta essere svegliati di notte dai messaggi, bisogna interdire le aree a rischio quando necessario. Non si può pensare solo agli interessi economici”.
Le guide vulcanologiche: “Eravamo in zone sicure”
A difendere l’operato delle guide, un comunicato ufficiale pubblicato su Facebook da Etna Nord, che ha precisato: “I nostri gruppi si trovavano a distanza di sicurezza, in punti ideali per osservare l’eruzione con tranquillità”.
Le guide hanno sottolineato come “la prospettiva inganni spesso nelle immagini”, ma che tutte le decisioni sono state prese con competenza e tempestività, monitorando in tempo reale l’evoluzione dell’attività vulcanica.
“Durante fasi esplosive come questa possono verificarsi eventi improvvisi, ma abbiamo adottato tutte le misure necessarie” – hanno scritto – ringraziando i partecipanti per la fiducia dimostrata: “L’Etna ha parlato, e noi l’abbiamo ascoltato… in sicurezza”.
L’Ingv di Catania: “La fase eruttiva è terminata”
Nel frattempo, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Catania ha comunicato che la fase eruttiva si può ritenere conclusa, anche se alcuni parametri di monitoraggio stanno tornando a salire. Gli esperti continueranno a sorvegliare l’attività del vulcano nelle prossime ore.

