Pubblicato il 31 Agosto 2024
Per i figli d’arte portare il nome del padre è un fardello difficile da sostenere, a volte quasi una condanna. È quasi inevitabile il confronto, ma molto spesso diventa difficile se non impossibile superare o anche solo avvicinarsi al proprio padre. Ne sa qualcosa Cristian Totti, figlio del Pupone, che il 25 agosto ha esordito con la maglia dell’Olbia durante un match di Coppa Italia contro l’Ilvamaddalena. Sportitalia sulla sua pagina Instagram ha pubblicato alcuni spezzoni del match di Cristian Totti, dove i follower si sono scatenati nei più disparati commenti sospesi tra body shaming e accuse di nepotismo.
Gli insulti a Cristian Totti
La partita si è conclusa su 1-1 e gli occhi erano puntati tutti su Cristian Totti, che è entrato nella seconda parte della gara. Subito è scattato il confronto impietoso con il padre e molti utenti non si sono limitati a criticarlo per la sua tecnica, ma soprattutto per la sua forma fisica giudicata precaria, per usare un eufemismo.
“Capitan salsiccia” – è stato uno dei commenti più teneri, mentre un altro utente ha scritto un commento decisamente più volgare: “Questo ha sia i piedi che le t***e di Ilary”. E ancora c’è stato chi, parafrasando la famosa frase di Francesco Totti “mo’ je faccio er cucchiaio”, ha scritto ironicamente “mo’ je faccio la carbonara”, alludendo al fisico non proprio asciutto del figlio del Pupone.
Body shaming e accuse di nepotismo
Gran parte degli insulti, alcuni sottili e altri decisamente più pesanti, è sfociata nel body shaming. Molti infatti hanno ironizzato sulla forma fisica di Cristian, ritenuta non adatta per giocare a calcio, neanche sui campi di serie D.
Al body shaming si è poi affiancata l’accusa di nepotismo: molti utenti ritengono che Cristian sia stato ingaggiato da una squadra e che giochi a calcio non per il suo talento, ma semplicemente perché porta il nome di uno dei più grandi giocatori di sempre.