Pubblicato il 28 Dicembre 2025
Migliora la visibilità sull’area eruttiva
Le condizioni meteorologiche sull’Etna sono nettamente migliorate, consentendo finalmente una osservazione completa dell’area interessata dall’eruzione. A renderlo noto è l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), attraverso l’Osservatorio Etneo di Catania.
Esplosioni intense e lancio di materiale piroclastico
Nel tardo pomeriggio di ieri, 27 dicembre, alle 18:48, è stata registrata una sequenza di esplosioni particolarmente violente dal Cratere di Nord-Est. Gli eventi hanno provocato il lancio di materiale piroclastico di grandi dimensioni, che si è disperso su tutto il cono e anche oltre la sua base.
Al momento, l’attività si è trasformata in esplosioni stromboliane intermittenti, alcune delle quali risultano comunque di forte intensità, sempre concentrate nello stesso cratere.
Fontana di lava e colata dalla Voragine
Parallelamente, si è osservata una crescente attività da una bocca situata sul fianco alto del cratere Voragine, da cui si sprigiona una fontana di lava continua, alta diverse decine di metri.
La colata lavica, alimentata da una bocca posta alla base orientale della Voragine, rimane attiva e, sulla base delle analisi delle immagini satellitari, ha già raggiunto una lunghezza di circa 1,8 chilometri, avanzando verso est in direzione della Valle del Bove, area disabitata.
Andamento del tremore vulcanico
Per quanto riguarda i parametri sismici, l’ampiezza media del tremore vulcanico, dopo un iniziale e rapido calo, si è mantenuta su livelli elevati fino alle 19:45. In seguito, è stato registrato un nuovo aumento improvviso, durato fino alle 20:15, prima di un ritorno a valori simili a quelli precedenti.
L’evoluzione dell’attività è costantemente monitorata dagli esperti dell’INGV.

